lunedì 2 dicembre 2013

Interval Training per l'UltraTrail

La ricerca verso la soluzione allenante maggiormente produttiva va avanti. Visti i tempi ristretti da dedicare alle attività all'aperto, a causa di questa vita sempre più schiavizzata dal lavoro...
Fin dal termine del UTMB 2013 sono continui i pensieri verso una nuova strategia di allenamento efficace per la mia condizione, che mi permetta di mantenere i risultati e contemporaneamente di restare capace di percorrere enormi distanze a piedi.
A tal fine i test si sono concentrati nelle ultime settimane sull'interval traning. Devo scrivere con gran successo! Vediamo le modalità ed i risultati raggiunti...

La scelta è stata quella di creare un ciclo lungo 4 settimane:
  • Settimana 1: 1 minuto veloce e 1 minuto lento
  • Settimana 2: 2 minuti veloci e 1 minuto lento
  • Settimana 3: 3 minuti veloci e 1 minuto lento
  • Settimana 4: Lunga distanza in stile ultratrail
  • Settimana 5: recupero totale solo se necessario

Portare i battiti del cuore e tutto il sistema metabolico al limite è davvero una cosa eccezionale. Il sistema energetico arriva al massimo in pochissimo tempo, inoltre viene stimolato al miglioramento visto il basso tempo di recupero. Dopo 1, 2 o 3 minuti di alta velocità in salita, in piano oppure in discesa; arriverà inevitabilmente il momento di rallentare il passo per ricaricare le riserve appena depauperate. Ripetere una strategia così ad alto impatto ma decisamente abbreviata rappresenta una soluzione allenate rivolta alla massima resa fisica. In questo modo gli allenamenti sulla lunga percorrenza potranno essere ridotti al minimo(settimana 4), con una molto minore usura articolare conseguente! Tutto come esposto nello schema sopra illustrato.
Ho voluto aggiungere una quinta settimana da dedicare al riposo. Si tratta di un'opzione facoltativa da adottare in periodi di particolare stress, dovuti anche a fattori esterni all'allenamento, o inerenti al programma ma derivanti da tragitti oltremodo lunghi e duri svolti nella settimana 4.
Evidenzio la situazione elitaria del programma per l'ultratrail qui spiegato, rivolto ad utenti esperti in questo settore. Un principiante che non ha già completato una percorrenza di almeno 100km non trarrà alcun beneficio dall'interval traing finalizzato alla lunghissima resistenza!
Nel libro 'UltraTrail ed il mono allenamento settimanale' spiego come gestire al meglio la soluzione della singola uscita settimanale per l'ultratrail, al fine di ridurre al minimo l'usura articolare nel lungo periodo. Con questo articolo voglio dare un proseguimento non invasivo per l'ultratrailer avanzato che desidera ridurre ancor di più l'impatto articolare, pur mantenendo la performance acquisita. A dimostrazione di quello che scrivo metto in evidenza la mia ultima avventura in solitaria di 77km completata per promuovere il nuovo libro, preparata appositamente con la strategia dell'interval training: http://ultratrailers.blogspot.it/2013/11/ultratrail-presentazione-libro.html


Nel giro sopra indicato le difficoltà di certo non sono mancate porò non più di quelle che si potrebbero presentare con una preparazione 'tradizionale'. I km sono stati portati a termine agevolmente è con una tempistica in linea con i miei soliti rendimenti. Il risultato quindi è stato quello desiderato, sfruttando una preparazione nelle settimane precedenti molto abbreviata grazie all'interval training.

Sezioni principali della pagina web dedicata agli ultratrailers:







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