sabato 23 aprile 2016

Allenamento di 42km: Anello da Revello al Bertorello per passare al Pasutrel...

Oggi era una di quelle giornate si. Mi sentivo bene già da questa mattina appena sveglio. Quando senti un'insolita forza che ti scorre dentro e potresti fare di tutto... Oggi quando sono partito per questo lungo allenamento mi sentivo così! Il Monoallenamento nella mia preparazione la fa sempre da padrone e in questo modo posso prodigarmi nell'esplorazione della bella valle Po. Sembra incredibile che una vallata così piccola abbia ancora tanti angoli che non ho mai visto. Dopotutto passo molto tempo in montagna e abito a Revello dal 2001, anno in cui ho messo su il mio centro fitness. Nonostante ciò esistono ancora molti posti in cui non sono passato. Così oggi ho attraversato un bel sentiero misterioso davvero selvaggio, che collega il Rifugio Bertorello con il Pasturel. Moltissimi erano gli alberi caduti sul percorso però tutto in questo modo aveva un forte 'gusto di avventura'.
Purtroppo sono partito tardi a causa del mio impegno lavorativo a scuola, così alle 15.00 circa zaino in spalla e via di corsa. Inutile scrivere che il tempo scarseggiava a causa dell'incombenza della notte. Comunque ho potuto percorrere 42k circa(allenamento sul filo della distanza ultratrail), con partenza da Revello, attraversando rifreddo, poi Rocchetta, quindi Madonna d'Oriente, Prato Guglielmo, Rifugio Bertorello, Colle di Gilba, Pasturel, Sanfront, Rifreddo e arrivo di nuovo a Revello in 5 ore e 59 minuti, con un discreto dislivello complessivo. Il passo è stato lesto perché non avevo la pila frontale, visto che si è persa nei meandri del disordine di casa mia. Pazienza, un motivo in più per completare l'avventura velocemente. E stata una bella esperienza!



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venerdì 1 aprile 2016

Allenamento trail sulla neve con le ciastre



Era da un po' che pensavo ad un'uscita trail da fare in parte sulla neve fresca, in parte terra. Così giovedì(31-03-16) ero tranquillo con il lavoro e ho deciso di partire con le ciastre legate allo zaino ed un adeguato isolamento tra le calze e gli scarponcini... Così via di corsa lungo la valle Po per salire dopo Sanfront verso il Pasturel. Al Santuario ho iniziato ad incontrare la neve a terra che velocemente, con il proseguire della distanza, è aumentata costringendomi ad indossare le ciaspole. Ovviamente da quel momento in poi il passo si è fatto più lento, un po' per la neve fresca, un po' per l'attrito di questo strumento ad ogni passo, ho dimezzato così la velocità di percorrenza!


 Salendo quasi in verticale, visto che le strade non erano più visibili, ho puntato verso la pineta per giungere in prossimità del confine tra la valle Po e Varaita. Arrivato quasi all'obbiettivo prefissato(spartiacque) ho dovuto fare dietro front poco prima della meta per via del fattore tempo. Purtroppo erano già le 10.00 del mattino e dovevo ancora tornare a Revello, in palestra per il corso di pilates delle 12.15... Maledetto lavoro! Quindi andava bene così. E' stata di certo una bella escursione, anche se l'avvicinamento alla neve è stato dannatamente lungo.
In vetta, tracce sulla neve delle ciastre...
Questa uscita è durata 5 ore e 10 minuti con cira 35km di percorrenza tra andata e ritorno.Usare le ciastre è sempre bello, in particolare perché ti fa sentire proprio come parte della natura in quel silenzio e circondati dalla neve. Una vera esperienza! Poi si sà, nella condizione neve i chilometri valgono doppio proprio per la gran fatica che si prova per proseguire. Quel mattino la neve era molle e arrivava alla vita!!!


Prima di uscire di casa


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domenica 20 marzo 2016

3 ore e 15 minuti alla Fitwalking di Scarnafigi con il Monoallenamento settimanale

La Fitwalking di Scarnafigi dei 30km è sempre una soddisfazione e quando vi partecipo lo faccio ogni volta con molto piacere! Si tratta di una distanza considerevole e che possiede un certo impatto sulla preparazione trail ed anche ultratrail... Riuscire a camminare velocemente per un percorso così lungo è davvero una dote trasferibile a circostanze differenti come nel caso delle lunghissime percorrenze a piedi. Ogni volta che partecipo a questa bella iniziativa uso per la preparazione la soluzione del mio Monoallenamento settimanale per alcune settimane precedenti, come per altro ho spiegato in un mio articolo dedicato a questo evento. Vedere che l'espediente dell'unica uscita settimanale può essere applicato alle lunghe camminate è una soddisfazione. Inoltre mentre sono lì che cammino veloce dietro o a fianco di altri fitwalkers penso a quanto sono fortunato ad essere con loro, allo stesso passo ma allenandomi una sola volta a settimana grazie alla tecnica del Monoallenamento, mentre gli altri camminatori per preparare i 30km di Scarnafigi si allenano tre o più volte a settimana per molte settimane! Ritengo che sia un grosso vantaggio su molti fronti, sia in termini di usura articolare, di sovrallenamento ma soprattutto come tempo sottratto ad altre situazioni della vita(lavoro, famiglia, ecc...)
In conclusione sono arrivato al traguardo per primo, a pari merito con altri due fitwalkers molto veloci in un tempo complessivo di 3 ore e 15 minuti.

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Monoallenamento per la preparazione del walking veloce


Negli anni sovente ho sperimentato l'uso del Monoallenamento settimanale per la preparazione a una fitwalking di 30km nella mia zona(Scarnafigi), sempre con buon successo. Visto il periodo freddo e poco agevole per l'allenamento ultratrail in montagna per via della neve, sovente ripiego verso lunghissimi giri di walking veloce con percorrenze in pianura superiore ai 20km. Per la preparazione di quell'evento è stata la soluzione ideale iniziando già nel mese precedente.
Infatti ho potuto beneficiare della base ultratrail per condurre agevolmente il passo su distanze superiori a 10km senza alcun disagio.
La condotta è stata:
  • Settimana 1: 10 km
  • Settimana 2: 15 km
  • Settimana 3: 20 km
  • Settimana 4: 25km
  • settimana 5: Evento Fitwalking di 30km

Posso affermare che tale soluzione dipreparazione si è dimostrata efficace quanto lo è nell'ambiente ultratrail, visto che sentivo le mie gambe progredire nella performance aumentando i chilometri via via. Scriverò una piccola recensione per confermarne la validità ad evento completato...

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giovedì 28 gennaio 2016

A piedi ai confini della Valle Po: il Monte Frioland

Finalmente il gran giorno dell'avventura Frioland è arrivato di giovedì 24-12-15. La tecnica del Monoallenamento permette ogni tipo di percorrenza... Certo molti potranno pensare che alla vigilia di Natale ci sia di meglio da fare, come molto spesso succede oggigiorno il lavoro non lascia scampo e il tempo libero per dedicarsi alla proprie passioni è da cogliere negli unici momenti liberi. Quindi dopo accurate analisi attraverso la tecnologia cartografica direttamente dal computer di casa e vari passaggi sul posto in prima persona, è arrivato il momento di 'mettere insieme il puzzle', preparare lo zainetto da ultratrail con dentro qualche indumento per il freddo, una minima riserva d'acqua e cibo, con altre piccole cose... Tutto all'insegna della leggerezza ma attenzione, senza rinunciare mai all'indispensabile. La montagna non perdona!

 Una notte di relax, anche se però non è mai facile restare tranquilli sapendo che dalla mattina dopo si starà fuori tutto il giorno in mezzo ai monti, nella più completa solitudine.
Alle 7.20 sono partito dalla Palestra Tempio del Fitness di Revello, quindi nel buio di quel mattino nuvoloso sono salito per la strada del Campanile, proseguendo verso la cappella di San Bernardo tra Rifreddo ed Envie. Quindi passo dopo passo, ormai al chiarore dell'appena passata alba in questo giorno tra i più corti dell'anno. Alcuni video girati lungo il tragitto ma senza mai fermare il passo sono arrivato a zona Motetto in direzione lungo Po della pianura. Risalito a Rocchetta ho imboccato ancora i boschi per scollinare verso la piana dei Belloni a Paesana. Qui ho attraversato velocemente il centro abitato proseguendo da via Crissolo verso Ghisola. Appena imboccata la frazione ho iniziato la salita che poi non mi avrebbe più lasciato fino alla meta. Ho anche incontrato un 'compagno di viaggio' a quattro zampe: un simpatico cagnetto con un occhio marrone e uno azzurro, già visto nei dintorni di Crissolo alcuni mesi prima. Un vero giramondo conoscitore di tutti gli angoli della Valle Po, a quanto pare! Un ultimo tratto asfaltato nella zona di Pian Lavarino per poi imboccare lo sterrato per tutto il resto del tragitto. Fra un reticolo di sentieri e borgate abbandonate ho raggiunto la cresta a Punta Selassa. I 2000m metri sono sempre un 'marcatore di orgoglio', anche perché il lato destro della nostra valle è caratterizzato da una sequenza di vette tutte al di sopra di quella quota, per un 'sali e scendi' tra pascoli deserti con un freddo costantemente sotto zero. Quel giorno a parte il cane non ho incontrato 'anima viva' lungo tutta la percorrenza, il che aveva un certo sapore di 'vera natura'. Sembrava quasi di non essere in Italia ma in un posto sperduto in chissà quale zona del mondo. I chilometri scorrevano veloci sotto i miei piedi, anche se con l'avvicinarsi al Frioland l'energia calava ma a compensare c'era l'apprensione per l'incombenza del buio che manteneva il passo. Il costone che precede la vetta è davvero ripido, un netto e stretto spartiacque tra la valle Po, Infernotto e Pellice. La visuale è assoluta Ormai ero in prossimità del 35esimo km sull'orlo dei 2700m. Ultimi passi, una prima punta con un pilone, quindi un secondo dopo ed ecco cima Frioland! Lì ho girato un video di rito, con qualche foto. Una 'bevuta' con la poca neve che c'era vista la cronica carenza d'acqua sul percorso e via per la discesa col tramonto ormai dietro l'angolo...

E' incredibile come quando arrivato alla vetta desiderata si pensi che sia 'tutto fatto'. Non era stato così perché era stato raggiunto l'obbiettivo alle 16.03, per un totale di percorrenza dall'inizio di 8 ore e 43 minuti. Infatti per ritornare al 'mondo civilizzato' ho impiegato un sacco di tempo a chiudere i 7km scarsi di discesa che mi separavano dal passaggio in auto fissato a Borgo di Crissolo. Gli sbagli di strada sono stati innumerevoli per via del buio. Fortunatamente avevo con me il 'fido gps' che mi ha guidato sempre, tranne quelle volte, che per la stanchezza, dimenticavo di monitorare il percorso sullo strumento. In realtà mi sono reso più volte conto che quel cane che mi accompagnava da Ghisola conosceva le strade meglio di me nonostante il buio, così bastava che seguissi lui. Incredibile!
Dopo tutto lo stress dell'intera avventura e soprattutto per quegli ultimi chilometri di rientro, sono arrivato alle 18.10 a Borgo per l'ormai desiderato ritorno in auto. Il tutto si è chiuso con circa 42km di tragitto su una tempistica di 10 ore e 50 minuti.
E' inoltre presente un video LIVE girato durante la percorrenza su youtube a questo indirizzo:



Tutta la preparazione fa sempre riferimento alla strategia del Monoallenamento riferita al libro edito da Fusta editore.


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mercoledì 23 dicembre 2015

Alla vigilia di una nuova avventura in solitaria: Revello-Punta Frioland-Crissolo

E' proprio il caso di chiudere l'anno con un'ultima impresa in solitaria per poi avviarmi verso qualche mese di standby e riprendere in primavera una nuova stagione di avventure ultratrail!
Quindi domani(24-12-15), approfittando della mancanza di neve sarà la volta di punta Frioland. Tutta la percorrenza sarà in stile ultratrail, come dettato dal metodo delmonoallenamento usando l'alternanza tra camminata veloce e corsetta blanda... Quale modo migliore di passare la vigilia di Natale?! Si partirà ancora una volta dalla mia palestra Tempio del Fitness ASD per attraversare la mezza montagna del monte Bracco, oltrepassare Paesana e salire da Ghisola su tutte le vette della cresta sul versante destro della valle Po. Una vera sfacchinata visto che Revello è a 350m di quota ed il Frioland supera i 2700m. Una scalata in verticale! L'arrivo pianificato sarà a Crissolo passando da Borgo. Tutto si svolgerà per lo più in mezzo alla natura. Nella speranza di non avere imprevisti vi terrò aggiornati con un resoconto completo...



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domenica 6 settembre 2015

Al Tour del Monviso Trail 41,8km... La gara serve!!!



Sono passati alcuni giorni dal termine del Tour del Monviso Trail e finalmente riesco a ritagliare qualche momento per scrivere qualche impressione...
E' incredibile come un identico percorso possa cambiare in termini di velocità in un ambiente di gara. Infatti l'ultima volta che avevo completato il giro del Monviso in allenamento avevo chiuso da Pian del Re a Pian del Re in 8 ore e06 minuti, mentre sono riuscito a chiudere la gara partendo da Crissolo con arrivo a Crissolo in 7 ore e 46 minuti. Risconto che indica un netto miglioramento della performance con un tempo minore in un chilometraggio maggiore! Sicuramente l'effetto gara si fa sentire e travolge!!!

Questa edizione è stata quella di punta sotto il punto di vista del numero di iscrizioni per via della novità sul giro completo attorno al Re di pietra, coinvolgendo anche il versante francese...
Un bell'ambiente insieme a molti amici e visi conosciuti, con altri più famosi e forti con il podio garantito...
Nelle due passate edizioni avevo sempre rimandato la partecipazione per via dell'incombenza di altre gare sovrapposte o per scarso allenamento dato che ad agosto sono via tutto il mese per ferie e di sport proprio non se ne parla. Dopo undici mesi di attività intensiva per via della palestra.

Grazie a Francesco Allemano per questo video
 
Quest'anno ho voluto prendere parte al Tour del Monviso Trail con i suoi 41,8km, distanza non eccessiva per un ultratrailer ma complessa dal punto di vista del sentiero tecnico e dal imponente dislivello. Così con un'iscrizione in extremis, un solo allenamento di 61km nel mese di agosto, ho preso la palla al balzo è ho fatto questa gara praticamente tutta con la 'testa' e non con il fisico perché sentivo che quello proprio non c'era. Diciamo che come ho scritto in altre occasioni, il Monoallenamento prepara moltissimo dal punto di vista mentale e anche se non sono più riuscito a svolgere regolarmente un'uscita settimanale la base fornita dal metodo è presente quindi la gara è stata conclusa con soddisfazione avvicinandomi al primo terzo della classica tra i partenti...
Il percorso, nonostante un normale collo di bottiglia all'inizio dei sentieri uscendo da Crissolo, è risultato scorrevole. Solo il punto critico dopo la pineta, nella zona di San Chiaffredo è risultata davvero dura, costringendomi a un'obbligata pausa di recupero lunga qualche minuto. Dopo poi, fino al Quintino Sella è stato tutto un agile recupero, giu per la discesa continuando i sorpassi via via, riprendendo così le posizioni perse in quella dura ultima salita precedente... Dopotutto non è una novità per me; la salita è da sepre 'una croce' visto il mio peso di 80kg per 178cm e in questa occasione era da aggiungere un allenamento davvero precario. In quei tratti ripidi metto sempre in conto di perdere posizione per recuperarle in discesa. La discesa è da sempre per me un punto di gran velocità. Il problema che si presenta sovente in gare corte è quello di non riuscire a recuperate tutte le posizioni perse durante la salita perché i chilometri arrivano presto al termine lasciando poco spazio alla ripresa... Anche questo è però un fattore nella strategia ultratrail da mettere in conto. Le mie preferite sono le gare intorno ai 100km, che quest'anno purtroppo sono mancate. Non a caso nel 2015 il miglior piazzamento l'ho fatto alla Monte Soglio Trail, gara con il chilometraggio maggiore tra le 4 scelte.
Ora sono in una fase di valutazione per imbattermi o meno in alcune imprese in solitaria a cui è da un po' che penso. L'altro piatto della bilancia però mi dice di 'staccare la spina' del tutto per qualche mese in modo da non intaccare la motivazione, rafforzandola.
Alla prossima avventura!
Grazie a Luciano Bonasea per le foto

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