domenica 6 settembre 2015

Al Tour del Monviso Trail 41,8km... La gara serve!!!



Sono passati alcuni giorni dal termine del Tour del Monviso Trail e finalmente riesco a ritagliare qualche momento per scrivere qualche impressione...
E' incredibile come un identico percorso possa cambiare in termini di velocità in un ambiente di gara. Infatti l'ultima volta che avevo completato il giro del Monviso in allenamento avevo chiuso da Pian del Re a Pian del Re in 8 ore e06 minuti, mentre sono riuscito a chiudere la gara partendo da Crissolo con arrivo a Crissolo in 7 ore e 46 minuti. Risconto che indica un netto miglioramento della performance con un tempo minore in un chilometraggio maggiore! Sicuramente l'effetto gara si fa sentire e travolge!!!

Questa edizione è stata quella di punta sotto il punto di vista del numero di iscrizioni per via della novità sul giro completo attorno al Re di pietra, coinvolgendo anche il versante francese...
Un bell'ambiente insieme a molti amici e visi conosciuti, con altri più famosi e forti con il podio garantito...
Nelle due passate edizioni avevo sempre rimandato la partecipazione per via dell'incombenza di altre gare sovrapposte o per scarso allenamento dato che ad agosto sono via tutto il mese per ferie e di sport proprio non se ne parla. Dopo undici mesi di attività intensiva per via della palestra.

Grazie a Francesco Allemano per questo video
 
Quest'anno ho voluto prendere parte al Tour del Monviso Trail con i suoi 41,8km, distanza non eccessiva per un ultratrailer ma complessa dal punto di vista del sentiero tecnico e dal imponente dislivello. Così con un'iscrizione in extremis, un solo allenamento di 61km nel mese di agosto, ho preso la palla al balzo è ho fatto questa gara praticamente tutta con la 'testa' e non con il fisico perché sentivo che quello proprio non c'era. Diciamo che come ho scritto in altre occasioni, il Monoallenamento prepara moltissimo dal punto di vista mentale e anche se non sono più riuscito a svolgere regolarmente un'uscita settimanale la base fornita dal metodo è presente quindi la gara è stata conclusa con soddisfazione avvicinandomi al primo terzo della classica tra i partenti...
Il percorso, nonostante un normale collo di bottiglia all'inizio dei sentieri uscendo da Crissolo, è risultato scorrevole. Solo il punto critico dopo la pineta, nella zona di San Chiaffredo è risultata davvero dura, costringendomi a un'obbligata pausa di recupero lunga qualche minuto. Dopo poi, fino al Quintino Sella è stato tutto un agile recupero, giu per la discesa continuando i sorpassi via via, riprendendo così le posizioni perse in quella dura ultima salita precedente... Dopotutto non è una novità per me; la salita è da sepre 'una croce' visto il mio peso di 80kg per 178cm e in questa occasione era da aggiungere un allenamento davvero precario. In quei tratti ripidi metto sempre in conto di perdere posizione per recuperarle in discesa. La discesa è da sempre per me un punto di gran velocità. Il problema che si presenta sovente in gare corte è quello di non riuscire a recuperate tutte le posizioni perse durante la salita perché i chilometri arrivano presto al termine lasciando poco spazio alla ripresa... Anche questo è però un fattore nella strategia ultratrail da mettere in conto. Le mie preferite sono le gare intorno ai 100km, che quest'anno purtroppo sono mancate. Non a caso nel 2015 il miglior piazzamento l'ho fatto alla Monte Soglio Trail, gara con il chilometraggio maggiore tra le 4 scelte.
Ora sono in una fase di valutazione per imbattermi o meno in alcune imprese in solitaria a cui è da un po' che penso. L'altro piatto della bilancia però mi dice di 'staccare la spina' del tutto per qualche mese in modo da non intaccare la motivazione, rafforzandola.
Alla prossima avventura!
Grazie a Luciano Bonasea per le foto

Sezioni principali della pagina web dedicata agli ultratrailers:








Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog