mercoledì 24 gennaio 2018

IL MIO AMICO CANE NELL'ULTRATRAIL


E' sempre bello vedere Macchia correre felice in mezzo ai boschi. Questa stagione è iniziata per me nelle uscite Ultratrail per prepararmi all'imminente quanto bella gara Maremontana, occasione ideale per far allenare il mio piccolo quadrupede. Lui parte sempre molto forte e si ferma spessissimo per aspettarmi, sembra una bomba che esplode talmente alta è la sua potenza. Per Macchia non ci sono grosse differenze tra salite o discese visto che va sempre alla grande! Vorrei essere come lui. Scrivo questo articolo non tanto per me ma per elogiare il mio amico che considero e tratto come un figlio anche quando sono a casa. Sono sempre stato affezionato ai gatti anche perché ne ho avuto uno che mi ha accompagnato da bambino per 22 anni fino alla mia vita adulta, e sono ancora molto attratto da loro. Due anni fa quando è arrivato un cucciolino di cane nella mia vita nemmeno lo volevo dato che mi era stato imposto da mia moglie. Nonostante ciò quanto ho iniziato a prendermelo all'età di sei mesi per fare alcuni brevi percorsi in collina è cambiato tutto da parte mia nei suoi confronti. In quel primo giro di 8km verso San Bernardo lo vedevo un po' impacciato però mi seguiva come un ombra è questo era per me già una gran soddisfazione. Quel giorno non c'era nessuno così l'avevo lasciato correre senza guinzaglio. Alla fine del giro poverino non ne poteva più perché la sua vita, a parte brevi passeggiate in paese, la passava in appartamento. Così l'ultimo km avevo dovuto prenderlo in braccio per tornare a casa! Vedevo che anche se era stanco era tutto soddisfatto di quell'esperienza condivisa come me. Da quel giorno, ogni sabato col Monoallenamento, appena vede che tiro fuori il materiale per l'ultratrail non sta più nella pelle e fa la guardia a zaino ed indumenti fino al mattino con la paura di non essere portato in montagna libero da tutto... Come me del resto!
Mentre corro ora lui sta davanti e conosce già bene ogni mio percorso. Nei bivi si ferma e mi aspetta e basta un cenno con la testa per fargli capire se andare a destra o a sinistra così prosegue subito. Inoltre lui oltre alla pura corsa aggiunge continui giretti nel bosco fuori dal sentiero, su pareti ripidissime, a volte lo vedo correre dietro molti animali selvatici e a me basta un verso, un 'NO' deciso e lui si ferma subito per tornare immediatamente. In certe occasioni lo vedo anche sparire in lontananza ma quello volte urlo il suo nome e poco dopo è già lì di fianco a me. In quei lassi di tempo fa talmente tanta distanza che pur essendo sparito dal davanti me lo vedo arrivare da dietro! Non so come faccia, eppure è sempre fresco ed allegro pronto a farmi ogni tipo di festa per farmi capire che mi vuole bene e senza di me non può stare. Poi riparte via con una velocità che solo lui sa tenere. E' bellissimo osservare un spirito libero così. Vedo le sue zempette procedere decise in mezzo agli ostacoli dei sentieri a ritmo coordinato nella più totale sicurezza del passo. E' in vero capolavoro.
Quando i tragitti sono particolarmente lunghi dell'ordite superiore ai 25km, a volte arriviamo a 40km. Più di quella distanza con lui non mi sono mai spinto per via delle strade con automobili di passaggio, fino a 40km però riesco a rimanere nel puro bosco selvaggio senza mezzi motorizzati, un miracolo di natura sulla bellissima montagna del Monte Bracco! Non appenai fermiamo a mangiare assieme, sfodero il mio cibo ed il suo restando tutti e due lì seduti a terra o su qualche masso vicini per gustarci qualche minuto di riposo, lui sempre con me allerta e pronto allo scatto per un nonnulla... Macchia mangia molto in fretta, come tutto quello che fa del resto, è così agitato e allora divido sempre la mia parte con lui per soddisfare quegli occhioni grossi e teneri che ha. Lui forse si approfitta un po' del bene che gli voglio ma a me ala fine va bene così visto che è una gioia vederlo felice.
La tecnica del Monoallenamento è utile anche a lui perché lo vedo migliorare uscita dopo uscita molto velocemente, più velocemente di me. E' una tecnica che funziona bene sulle persone ma sui cani forse è ancora più efficace. Lui fa proprio solo quello dato che per tutta la settimana è chiuso in casa ed esce 10 minuti due volte al giorno per i suoi bisogni. Credo che vedere il Monoallenamento dare risultati su una specie totalmente differente dalla nostra sia una prova di chiara dell'indiscutibile efficacia della tecnica basata sulla singola uscita settimanale per arrivare a percorre distanze estreme a piedi!
Macchia quando finiamo i giri arriva a casa stremato e dedica tutto il suo tempo al recuperare dormendo molto. Sarebbe bello che anche noi umani, se non fossimo costantemente vincolati dagli impegni quotidiani, potessimo comportarci così e dare spazio ad ampissimi tempi di recupero. Liberandoci da ogni stress come fa Macchia.

Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:

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