Ho visitato più volte Borgata Giordana, riflettendo spesso sul
suo stato di completo abbandono, che perdura orma
i da oltre un
decennio. Un tentativo di recupero, purtroppo fallito, aveva acceso
qualche speranza, ma da allora il silenzio è tornato a regnare
sovrano tra le sue baite.
Considerando l'altitudine del borgo e la distanza in linea d’aria dalla mia Borgata Borsetti, ho spesso immaginato che un tempo potesse esistere un sentiero che collegava questi due nuclei abitativi, entrambi situati nei pressi di Pian Munè. Un tracciato oggi dimenticato, inghiottito dalla vegetazione e dalla memoria.
Durante questa settimana, ho cercato più volte di ritagliarmi del tempo per esplorare il tratto di bosco che separa Borsetti da Giordana. Finalmente, sabato 1 novembre, si è aperta una finestra di opportunità. Accompagnato dalla mia inseparabile Lola, ho imboccato una strada che parte da Borgata Borsetti e si inoltra verso quello che, a prima vista, sembra il nulla oppure un bosco senza apparente destinazione. Ma nulla, in montagna, è mai stato costruito senza una ragione. I margari che hanno vissuto e lavorato queste terre non avrebbero mai speso energie per realizzare qualcosa di inutile. Va detto, inoltre, che quel tratto di montagna, un tempo, probabilmente non era bosco, ma pascolo aperto per il bestiame. Ma questa è un’altra storia.
Giunto al termine di quella che sembra una strada abbozzata, mi ritrovo in un piazzale ancora relativamente sgombro dagli alberi. Cerco di orientarmi con lo sguardo verso Borgata Giordana, ma la vegetazione è fitta e non riesco a scorgere nulla. Decido di proseguire seguendo l’istinto, monitorando la linea retta tra i due borghi che ho tracciato sul mio GPS da polso. Ovviamente, seguire una traiettoria perfettamente rettilinea non è praticabile: il profilo della montagna presenta piccoli dirupi e dislivelli che rendono impossibile il passaggio diretto. Mi adatto quindi al terreno, seguendo le sue curve naturali, e a un certo punto, tra gli alberi, scorgo i segni di un’antica via, ormai dimenticata. Forse solo qualche raccoglitore di funghi l’ha calpestata negli ultimi anni, ignaro del fatto che si trattasse di un vero sentiero.
Cerco di lasciare dei segni lungo il percorso, per poterlo ripercorrere al ritorno senza difficoltà. Procedo con calma per una quindicina di minuti e, con crescente emozione, mi accorgo di essere ormai nei pressi di Borgata Giordana. Il tragitto, se percorso correttamente, è sicuramente inferiore(719m) al chilometro. Osservando con attenzione, noto una traccia ben visibile nell’erba: un vecchio sentiero che emerge dal bosco e si dirige verso le baite, come se volesse tornare a raccontare la sua storia.
Missione compiuta: la via è nuovamente aperta, dopo decenni, o forse, chissà, secoli di oblio.
Ora non resta che ripulire e definire meglio il tracciato, che prenderà il nome di 'Sentiero delle Stelle'. Intendo utilizzarlo per attività escursionistiche, creando un anello che includa la strada verso il Rifugio Bertorello, per poi giungere alla mia baita, 'la Bertinetta', dove ogni anno propongo una serata di osservazione astronomica al telescopio, in collaborazione con l’Università della Valle Po. Un momento di incontro, di condivisione, di meraviglia.
Ho già in programma un ulteriore tratto che completerà e arricchirà questo percorso, ma di questo parleremo in un prossimo futuro.
Segue traccia GPS Koomot, tra Borgata Giordana e Borsetti del Sentiero delle Stelle:
https://www.komoot.com/it-it/tour/2662366736
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:
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