La Cro 2012 è stata davvero una gara 'nuova' visto il cospiquo cambio di percorso rispetto alle precedenti edizioni nella zona del Marcantour. Molti paesaggi bellissimi e salite dure dure. Un vero gioriello di gara.
Gli atleti allo start erano circa 400 provenienti un pò da ogni dove, come è solito nelle competizioni UltraTrail.
Per me tutto è filato liscio fino all'ottantesimo km, anche perché avevo deciso di risparmiare molto vista la novità del percorso, unito al mio ritiro nell'edizione del 2010. E' però arrivato un nuovo imprevisto che mi ha scovolto tutto nel giro di pochi minuti. Infatti giunto al punto di rifornimento del 80esimo km, alla vista di litri di cola, acqua frizzante, acqua naturale, tisane di thé e quant'altro, la mia sete pscologica dovuta ad ore di caldo e fatica a preso il soppravvento. Pur sapendo di sbagliare non ho potuto resistere e ho tragugiato troppi liquinti, tanti da provocarmi una brutta congestione pochi km dopo! E' stata la fine della gara per me, visto che senza controllo ho inziato a rimettere perfino 'l'anima'. Una vera disdetta, perché mi sentivo davvero in forma fino a pochissimi istanti prima, senza crampi, gambe sciolte, senza cicatrici dello zainetto, insomma era tutto ok. Considerando che di quella bevuta non ne avevo proprio bisogno visto che il mio corpo era perfettamente idratato, dato che avevo sempre sorseggiato regolarmete liquidi dalla camel... Poco male non può andare sempre tutto nel verso giusto! In ogni caso, ogni fallimento deve essere costruttivo e servire come esperienza per le volte successive.
La strategia di corsa che avevo adottato era sempre la solita, partendo per ultimo e via via procedere al mio passo senza guardare gli altri partecipanti. Fino all'ottantesimo km ho sempre superato e non sono mai stato 'seminato da nessuno'. Ciò mi aveva permesso di arrivare da ultimo a 200esimo al primo controllo, quindi 150esimo, fino a 125 nel controllo prima del ritiro. Senza aver mai faticato. Non avessi scioccamente bevuto fino al limite uscendo dal programma dei 'sorseggi' che avevo efficacemente condotto fino a quel momento, avrei potuto forse ottenere quel risultato che desideravo...
Mi sto facendo un esame di coscienza in questi giorni, notando che lo sconforto iniziale si sta trasformado in nuova carica per più alti stimoli. Andiamo avanti e non mi perdo d'animo perché ho sempre saputo che le difficoltà bisogna superarle.
Comincio a pensare che questa gara non sia più la mia, visto che su quattro partecipazioni sono stato costretto a due ritiri. Condizione che lascia sempre un pò di 'amaro in bocca'.
Segue un filmato ed alcune fotografie della partenza:
La parte entusiasmate della gara è stata senza duddio l'assistere alla premiazione dei campioni per ogni categoria. Inoltre è stato bello vedere il pluri-campione Marco Olmo consegnare i trofei. Per la cronaca il primo assoluto è stato ancora l'argentino Pablo Barnes.
Campo base del ritiro, alcuni istanti dopo |
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai
miei articoli ultratrail e trail: