lunedì 4 agosto 2025

Happy-Bike, da Bastia(Biguglia) a Saint Florent e ritorno in bicicletta - 55km e D+ 1200m

 


 

Bene, oggi 04-08-2025 ho completato il secondo ed ultimo dei due obiettivi che mi ero prefissato per questa estate 2025 in Corsica: raggiungere Saint Florent in bicicletta.

Il campeggio in cui mi trovo è a Biguglia, nei pressi di Bastia. Da qui, per raggiungere Saint Florent, è necessario attraversare circa 4 chilometri di riserva naturale fino alla base dei colli del 'dito corso'. Si tratta di superare lo spartiacque che divide il lato orientale dell’inizio del dito da quello occidentale. L’altitudine non è elevata, circa 600 metri di dislivello positivo ma la vera difficoltà è rappresentata dalla ripidità improvvisa del versante di Bastia.


 

Appena il tempo di scaldarsi con 5 o 6 chilometri di pianura, la strada comincia a salire in modo repentino e deciso, conducendomi verso il valico. Ho dovuto fare qualche sosta lungo il tragitto in salita, ma nulla è andato sprecato: ho approfittato di quei momenti per scattare fotografie e idratarmi, soprattutto bere, visti i 35 gradi battenti!

Poco prima di raggiungere la cima si trova un monumento dedicato alla Seconda Guerra Mondiale (che ho fotografato), e, poco più avanti, un utilissimo chiosco su ruote, molto frequentato e completo di tavolini. Mi ci sono fermato al ritorno, ma non all’andata.


 

Una volta superato il colle, il paesaggio cambia radicalmente. La discesa è continua per una ventina di chilometri. Il versante occidentale è più lungo e dolce rispetto a quello orientale, che si presenta invece piuttosto 'aggressivo', pur essendo ben asfaltato e ampio. La discesa verso Saint Florent è spettacolare: si attraversano piccoli comuni e si pedala lungo il mare per due piacevoli chilometri in pianura.

Il mare è di un azzurro intenso e le spiagge sono vicinissime alla strada. Curiosamente, in questo tratto non c’è molta folla. Arrivati al centro cittadino, invece, si percepisce una vivacità incredibile: gente ovunque, il porto immenso e pieno di piccole imbarcazioni. Sembra quasi che il confine tra l’area portuale e il centro del paese si dissolva.



 

Mi sono diretto con la bicicletta fino a un molo tra le barche per il mio spuntino rigenerativo. Poi ho preso un caffè in un bar lì vicino (qui lo chiamano “espresso” e, come sempre, lo ordino macchiato e a quanto pare mi capiscono anche se in Francia). Dopo qualche minuto seduto al tavolo… si riparte.

Al ritorno ho riattraversato gli stessi luoghi visti all’andata. All’inizio ho utilizzato un rapporto intermedio sul cambio Shimano, poi, nella salita più impegnativa, sono passato al rapporto più leggero disponibile: una scelta che mi ha permesso di risparmiare parecchie energie.

La salita del rientro è percepibile ma decisamente più scorrevole rispetto a quella affrontata in partenza dal lato di Bastia. I venti chilometri scarsi si completano bene. Mi sono fermato al chiosco per una pausa all’ombra, il sole era proprio cocente sul casco da bici! Ho preso una bibita per poter usufruire del posto e poco dopo ero già lanciato nella ripida discesa finale.


 

Qui i freni devono essere davvero efficienti. La mia bici da corsa, pur essendo ottima, ha più di vent’anni ed è ancora dotata dei vecchi pattini in gomma: niente dischi metallici. Funzionano ancora benissimo, anche se bisogna schiacciare con decisione, modulando il freno posteriore con quello anteriore. A me piace così!

Una bella sorpresa: in Francia le auto superano le biciclette con molta prudenza. Anche quando si è al bordo della strada, gli automobilisti si accodano, aspettano pazientemente e poi sorpassano lentamente. In Italia, invece… beh, lasciamo perdere.

Il ritorno è stato rapido, eccezion fatta per la pausa al chiosco. Sono passato per la trafficata Bastia, poi di nuovo Biguglia, fino all’arrivo finale al campeggio.


 

Se devo scegliere, preferisco la pianura, ma non disdegno le salite. Tuttavia, queste non rilassano affatto, anzi: fino a quando non si raggiunge la cima, lo stress è alto. Ma una volta superate, la soddisfazione è enorme, e vale la pena scriverlo.

Dati dell’uscita: distanza: 55 km, dislivello positivo: circa 1.200 m, tempo totale: 4 ore e 26 minuti, compagni di strada: pochi ciclisti, forse scoraggiati dalla salita, ma qualcuno l’ho incrociato.  

In definitiva, una bellissima esperienza ciclistica, sicuramente da ricordare!


 Itinerario GPS Komoot:

https://www.komoot.com/it-it/tour/2462269403 

 

Happy-Bike farà parte di un libro dedicato alla bicicletta che prende spunto dalla tecnica del Monoallenamento Settimanale per le lunghe percorrenze a piedi: http://www.bertinettobartolomeodavide.it/ultratrail/index.html

 

 


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