martedì 15 maggio 2012

Porte di Pietra 2012: la gara più dura con meteo Sahariano!



Quest'anno 'Le porte di pietra' è stata una gara durissima ed estremamente selettiva, dove solo i più tenaci sono riusciti nell'impresa di concluderla. Si tratta di una competizione difficile per natura, viste le impervie salite e le ripidissime discese disconnesse. Nell'edizione appena conclusa però c'è stato qualcosa in più a renderla davvero 'estrema'. Infatti il meteo; il gran caldo ha letteralmente mandato a casa un grandissimo numero di atleti. Gente che si fermava sul percorso stremata, altri che si spingevano fra i cespugli per rimettere, oppure che si fermavano ai punti di soccorso per crampi senza poter più ripartire... Questa del 2012 è stata una vera sfida e motivo di orgoglio per tutti coloro che sono riusciti a raggiungere il traguardo!

Alla partenza eravamo tanti e dopo una bel discorso da parte del presentatore, i circa 360 atleti sono partiti in massa alle ore 8.00 esatte, come da programma. La foga di tutti era quella di superare il più in fretta possibile la curva a gomito subito dopo la linea di 'start', come se si trattasse di una 'sparata' si soli 100m e stop! Infatti non sono mancate un paio di cadute e qualche cellulare schiacciato dalla ressa, a cui ho potuto assistere in prima persona. Di seguito la gara si è snodata molto bene nelle vie di Cantalupo Ligure e tutti hanno iniziato a moderarsi nel rispetto del pieno spirito ultratrail rallentando a passo di camminata svelta già nelle salite al principio.


 
La fila nel primo tratto sali e scendi collinare, osservandola in lontananza ha iniziato ad allungarsi molto, tanto che già dopo 15 minuti pareva esserci oltre un km tra il primo e l'ultimo atleta. In questa fase iniziale chi va veramente forte sta a pieno diritto davanti e poi coloro che pensano di essere forti cercano di essere pure loro lì, almeno fino a che ci riescono, cadendo nell'errore... Così che dopo 20 o 30 km 'esplodono' fermandosi rovinosamente nello sbaglio tipico dell'impazienza del principiante...
Dopo il ponticciolo ad arco inizia il 'bello' e prendono il via molte ripidissime salite con tanto di funi appiglio di sicurezza. Gli ultratrailers qui sono in fila indiana ed i sorpassi sono rari e difficili(pericolosi), in ogni caso qualche avventuriero si presenta sempre.
Si procede tra i numerosi fotografi appostati sul percorso che cercano il primo piano, oltre ai numerosi addetti alla sicurezza del percorso.
I chilometri scorrono sotto i piedi di tutti gli ultratrailers e già dopo i primi 10-15km comincia a notarsi qualche concorrente stremato per essere andato troppo al di sopra delle proprie capacità fin da subito, senza pensare al dopo...



La gara è stata 'clemente' fino al 21esimo km, da quel punto in poi sono iniziati i guai un pò per tutti quanti, per via della formula ricca di coincidenze: aumento della temperatura, salite ripide e lunghissimo tratto senza rifornimenti idrici. Infatti superata questa difficile parte del percorso si è giunti finalmente al rifornimento del 40esimo km. Dove sembrava di essere caduti in 'guerra', per tante che erano le persone sdraiate a terra disidratate e succubi di crampi lancinanti, con infermieri/volontari che non riuscivano più a tenere testa alle numerose richieste d'aiuto! Uno spettacolo surreale.
Completata questa tappa, per coloro che erano ancora in possesso della facoltà di proseguire, era il momento nei km successivi, di fare i conti con i troppi litri d'acqua assunti tutti insieme, per compensare la precedente disidratazione, vedendoli rimettere più e più volte...
L'ultratrail è uno sport non circoscritto alla sola capacità di correre come capita nel podismo ma ci sono molte altre incognite con le quali fare i conti: meteo, gestione delle risorse, materiale... L'ultratrail è un ibrido tra sport, spirito d'avventura e capacità di sapersi mettere alla prova. 'Le porte di pietra 2012' hanno saputo unire insieme tutte queste peculiarità, per essere una prova degna di passare negli annali di questa disciplina. Quelli che come me, sono riusciti ad arrivare al termine, superando in fine l'ultima temibile discesa, ripida e cosparsa di instabili sassi dierigendosi al traguardo finale del 72esimo km, sanno di cosa sto parlando!
Concludo evidenziando la validità dei 6 allenamenti condotti fino a qui, partendo da un livello prossimo allo ZERO, che hanno permesso in estremis(in modo perfino forzato) di rendere possibile la partecipazione ad un evento di portata fisica molto rilevante come lo è l'ultratrail 'Le porte di pietra', rendendone a pieno titolo possibile la conclusione.  
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:

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