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Davanti alla Colonia di Sant'Anna di Bellino |
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Sulla strada verso Sant'Anna |
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Rifugio Melezé |
Quindi sono partito alle 6:30 circa di domenica 11 maggio 2025, dirigendomi verso il Rifugio Bertorello, che ho raggiunto poco dopo, seguendo la bella mulattiera carreggiabile. Il percorso inizia con un falso piano che si prolunga per circa 2 km e si sviluppa lungo il costone della mezza montagna fino a Pian Pilun, per altri 4 km. A un certo punto, la salita si fa più ripida e attraversa una fitta pineta.
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Vallone di Bellino che si apre |
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Campo di Tarassaco fiorito |
In direzione Col del Prete, dopo il bivio con Gilba, ho tenuto la destra e proseguito su un nuovo falsopiano continuo per diversi chilometri. Raggiunta la curva nei pressi della strada per Becetto, la salita si mantiene pressoché costante, con un dislivello di alcune centinaia di metri, anche se la difficoltà resta relativamente morbida.
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Imbocco Vallone di Bellino |
Dopo aver raggiunto Col del Prete, ho fatto una prima veloce pausa per uno spuntino. È iniziata poi una discreta discesa verso Becetto, lunga alcuni chilometri, che mi ha fatto perdere tutto il dislivello guadagnato. Arrivato a Becetto, dopo aver percorso mulattiere, sentieri e strade asfaltate, mi sono concesso un’altra sosta per un nuovo spuntino. A questo punto, avevo ancora diverse ore di cammino davanti a me e la stanchezza non si era fatta sentire. Il corpo era fresco, ma la fame cominciava a diventare insistente. Ho cercato di controllare gli 'istinti alimentari', consapevole del fatto che una digestione troppo brusca avrebbe potuto compromettere la mia percorrenza. Colpa forse di una colazione un po’ frettolosa quella mattina, prima di partire.
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Grande roccia divisa a metà a Bellino |
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Ponte in stile Romano prima del rifugio Melezé |
Sono sceso ancora verso Sampeyre ed ho fatto tappa per il primo caffè nel centro. Al bancone, ho avuto la gradita sorpresa di incontrare un vecchio amico con cui collaboravo anni fa presso la piscina di Paesana, bei tempi! Passo dopo passo, ho già percorso 18 km, ma la distanza restante era ancora significativa. Così, ho ripreso il cammino lungo la mulattiera che costeggia il torrente Varaita, che qui scorre impetuoso, dirigendomi verso Casteldelfino.
Una volta arrivato a Casteldelfino, mi sono diretto verso la Libreria Alpina di Fusta Editore, ma purtroppo era chiusa per la pausa pranzo. Ho quindi fatto un’altra sosta per un caffè in un caratteristico bar di montagna, un locale dall’anima poliedrica: distributore di benzina, bar, alimentari e giornalaio tutto in uno! Fantastico, proprio il tipo di posto che mi piace.
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Vallone nei pressi del Rifugio Melezé |
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Col del Prete |
Nel frattempo, il meteo stava cambiando e, poco più avanti verso Bellino, il cielo si è fatto sempre più scuro. Nella salita verso Bellino, il paesaggio si è aperto in uno spettacolo mozzafiato: montagne d’alta quota, neve abbondante, borgate desolate, mucche al pascolo e tantissimi fiori.
La salita continua senza sosta tra Pian Muné e Sant’Anna, rendendo il percorso piuttosto lento. Ancora una lunga e costante salita separa Casteldelfino dal trentesimo chilometro e Sant’Anna di Bellino dal quarantesimo.
A questo punto, ho deciso di fare una tappa al Rifugio Melezé, dove l’anno scorso avevo tenuto una conferenza scolastica PNRR in campo astronomico insieme al mio amico Sergio. Qui mi sono goduto un piccolo spuntino: una buonissima torta al cioccolato e lamponi accompagnata da un cappuccino, il giusto premio per le fatiche del viaggio. Al Rifugio, mi hanno chiesto da dove venissi e, increduli, hanno ascoltato la mia storia sul percorso intrapreso.
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Davanti alla Libreria Alpina di Casteldelfino |
Poco meno di un chilometro ed ho raggiunto Sant’Anna, ho finalmente raggiunto il traguardo finale. Un luogo ricco di ricordi per le estati passate tra i monti con le mie figlie, quando erano ancora piccole, soggiornando nella colonia che ogni anno ospita decine di bambini e ragazzi, patrocinata dalla Chiesa.
Qualche goccia di pioggia mista a grandine al ritorno ma nulla di preoccupante. Poco dopo, ho colto l’occasione di un passaggio in auto per rientrare a casa, oltre il paese di Casteldelfino.
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Mucche al pascolo a Sampeyre |
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Pecore al pascolo a Sampeyre |
Concludo dicendo che il passo è stato davvero tranquillo(lento)con soste per foto, video, spuntini e lunghi sguardi verso i meravigliosi paesaggi montani tra la Valle Po e la Valle Varaita. È stato quasi interamente un percorso di salita intervallato da falsi piani, salvo per la discesa tra Col del Prete e Sampeyre.
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Pilone tra i boschi di Becetto |
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Mulino entrando in Sampeyre da Becetto |
La scelta di mantenere un passo lento si è rivelata saggia e motivata dal risparmio energetico. Nel complesso, ho percorso poco più di 52 km in 11 ore e 25 minuti, con 1.580 metri di dislivello positivo. Il percorso è stato molto panoramico, con poche possibilità di corsa a causa delle continue salite. Anche per questa uscita ho seguito le direttive della Tecnica del MonoallenamentoSettimanale, descritte nel libro UltraTrail con il Monoallenamento edito da Fusta.
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Partenza dalla baita Bertinetta |
Percorso GPS su Komot, da Garmin Fenix 7:
https://www.komoot.com/it-it/tour/2235710694
Video Live della percorrenza Tra Pian Muné e Sant'Anna di Bellino
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:
Lunghissime distanze | Percorsi | Gare | Imprese | TRAVEL TRAIL | Pubblicazioni | link utili | Strategia d'allenamento |
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