Ingresso nel paese di Limone |
Erano diversi mesi che programmavo questa avventura a piedi tra Boves (San Giacomo), Bisalta, Limone P.te e ritorno. Tuttavia, per motivi di studio, non ero riuscito a inserirla nel programma di luglio e quindi era saltata.
A luglio 2024 volevo realizzarla con la tecnica ibrida bicicletta/ultratrail, ma le cose sono andate diversamente a causa delle incombenze finali legate al mio percorso di formazione come osteopata. Ora però il più è fatto: il prossimo weekend completerò questi sei anni discutendo finalmente la tesi di laurea!
Ma veniamo alla giornata di oggi, domenica 1 dicembre 2024, e parliamo di questa bella percorrenza, realizzata dopo circa cinque mesi di latenza dall'allenamento.
Mappa |
Tutto è stato "messo insieme" unicamente con la "forza della mente" e non grazie ad allenamenti recenti. Infatti, questa realizzazione a piedi è frutto di una formazione rivolta alle percorrenze ultra e "non ultra" di un paio di decenni, con la preparazione garantita dalla tecnica del Monoallenamento Settimanale per l'ultratrail.
È interessante, con questo giro a piedi, scoprire quanto siaindelebile la preparazione che una persona può avere grazie alla tecnica del Monoallenamento Settimanale, se praticata per quasi due decadi nel mondo delle Ultra-Percorrenze. Vediamo nel dettaglio...
Copertina libro - UltraTrail con il Monoallenamento |
Sono volutamente partito tardi: ero sul posto (San Giacomo di Boves) alle 10:18 del mattino, vista la bassissima temperatura di quella zona con le adiacenti alte vette che proiettano un'ombra che faticava a smorzarsi.
Passo dopo passo, sono salito di quota verso la Bisalta, e i primi raggi di sole hanno iniziato a scaldarmi. Alla prima opportunità ho tolto sia i guanti che la fascia al capo.
Cartello sullo spartiacque |
Sono arrivato sullo spartiacque, poco sopra il Rifugio Peveragno (o almeno credo sia quello il suo nome, dato che l'ho sempre trovato chiuso). Giunto lì, mi sono concesso il primo spuntino mentre ero seduto sull'erba di un prato, ben esposto al sole. Panorama stupendo da quel punto!
Foto panoramica sullo spartiacque |
Poi è iniziata una lunghissima discesa tra i sentieri pieni di foglie, con sotto pietre a tratti che rendevano molto facile lo scivolone. A volte ho perso la strada, ma non a causa del mio nuovo orologio GPS Fenix 7, bensì perché avevo tracciato in modo molto grossolano la via GPX al computer. Nonostante ciò, sono stato accompagnato verso la destinazione con molta precisione. Infatti, usavo a supporto il solito WikiLoc solo in caso di dubbi sull'effettivo sentiero.
Piccola ghiacciaia a ridosso di un ruscello - tra due borgate |
Non ho incontrato molta gente, solo tre camminatori su tutto il tragitto, nonostante ci fossero alcune macchine al parcheggio.
In alta quota la temperatura era ottima e a volte mi sono sentito sudato. In alcune occasioni ho improvvisato spuntini vari. Ho proceduto con tutta calma anche per evitare di "scoppiare", dato che la mia forma fisica, come già anticipato, è davvero precaria in questo periodo. Tuttavia, non ho avuto episodi di cedimento ed ho condotto il ritorno perfino più speditamente dell'andata!
Una delle tante borgate abbandonate |
Alcune salite, specialmente al ritorno, le ho trovate interminabili. Tuttavia, le lunghe discese successive facevano lo stesso effetto stremante. Ritengo che ciò sia dovuto alla mia mancanza di preparazione generale in questo periodo, vista la discussione della tesi imminente. Presto confido di rimediare e rimettermi in carreggiata con la tecnica del Monoallenamento Settimanale, in modo regolare, proprio come facevo qualche anno fa. Diciamo che questo giro trail non lo classificherei come escursionismo, dato che ho corso in discesa e pianura, camminando solo in salita. Comunque ero lento, ma è stato anche un esperimento per verificare la prestazione dopo una lunga pausa, a conferma di ciò che ho sempre sostenuto riguardo la tecnica del Monoallenamento Settimanale, dato che ti addestra all'attività infrequente (a volte molto infrequente!).
Fontana buonissima in un luogo desolato |
Oltrepassate le molte borgate avvolte dal fitto bosco, devo dire che il sentiero sopra Vernante verso Limone fa respierare davvero un'atmosfera di 'altri tempi'. Luoghi caratteristici e isolati che evocano fantasie di vita passata, fatta di pura autosufficienza. Infatti, come affermo nel video LIVE di YouTube (in parallelo a questo testo), sarebbe certamente possibile vivere così anche oggi, a patto di accontentarsi di uno stile di vita semplice. Potete visionare l'intero tragitto con la traccia GPS presente su WikiLoc.
Ad un certo punto ho notato che si stava facendo tardi e, a malincuore, ho dovuto abbandonare quel bellissimo sentiero per approcciarmi allo stradone e raggiungere in modo celere la destinazione. Tuttavia, non ho abbandonato l'idea dell'attività ibrida Bici/Trail, già menzionata sopra, per ripeterla prossimamente in modo completo. Magari sarà per l'estate 2025.
Ho quindi corso per alcuni chilometri a ridosso di una costante leggera salita fino al paese di Limone, seguendo la statale. Raggiunta la piazza centrale, mi sono guardato un po' attorno, immaginando gli anni passati, quando ero pronto per partecipare a varie edizioni della famosa competizione Cromagnon.
Ricordo anche un anno (potrebbe essere stato il 2015) in cui non avevo partecipato a quella gara, ma ero lì come standista per Fusta Editore, mansione provvisoria necessaria per promuovere il mio libro agli atleti presenti...
Ad un certo punto mi sono orientato verso il bar per il caffè, ormai diventato un'abitudine in ogni percorrenza che svolgo.
Caffe presso il Bar sulla piazza centrale di Limone P.te |
A Limone c'era un bel sole, anche se era un po' strano vedere quel bel paese montano completamente privo di neve il primo giorno di dicembre.
Rifugio Peveragno(forse) |
Pochi minuti dopo ho intrapreso la via del ritorno (fino lì erano stati poco più di 14,5 km), seguendo esattamente lo stesso percorso: stradone, poi sentiero tra le borgate abbandonate sparse sulla via da Limone a Vernante, e quindi su verso la Bisalta con una interminabile salita. Intorno alle 16:30 ero nuovamente sullo spartiacque, sopra il rifugio Peveragno. A quell'ora la terra era già completamente ghiacciata, con il buio alle porte.
Bisalta al tramonto |
Ho approfittato nel tratto finale prima dello spartiacque per gli ultimi spuntini, dato che la fame si faceva sentire prepotentemente.
Una lunga discesa sul sentiero finale, coperto dalle foglie con tratti di pietre sottostanti (come per la salita), richiedeva molta attenzione per non scivolare.
Ormai alle 17:00 era pienamente buio, quindi ho acceso la torcia a led sulla fronte, insieme all'illuminazione led del Garmin, per prestare la massima attenzione a possibili cadute o distorsioni (che fortunatamente non si sono verificate). Devo dire che la luce sull'orologio è luminosissima e utilissima!
Funghi decisamente fuori scala! |
Sono arrivato all'auto alle 17:30 circa, vedevo il vapore fuoriuscire mentre respiravo, quindi sono sicuro che la temperatura fosse sotto zero, anche perché tutto il terreno brillava con i suoi cristalli di ghiaccio...
Aggiungo che il mio nuovo orologio Garmin si è comportato molto bene, come del resto faceva già il vecchio modello della stessa marca. Era un sollievo enorme però non avere il pensiero della batteria che poteva scaricarsi! Anche in virtù del pannello solare integrato al display.
I miei due Garmin, prima e dopo! |
Questa avventura a piedi è stata prolifica, sia perché ho potuto indagare le mie reali possibilità in un momento di completa assenza di allenamento, sia come occasione per ripartire con le uscite, con l'intento di realizzarne altre nel prossimo futuro.
Io alla fine, nella notte. Di nuovo a San Giacomo |
In definitiva sono stati più di 29,5km con un dislivello complessivo di
3600m con un tempo totale di 7 ore e 26 minuti. Sono soddisfatto, dato
che questo rappresenta un nuovo punto di partenza per ripartire
serenamente iniziano da qui gli allenamenti per le prossima avventure
Trail e Ultra-Trail...
Piccola nota negativa finale. Purtroppo, alla fine, mentre uscivo dal parcheggio, mi sono reso conto di aver bucato una gomma dell'auto. Questo evento ha generato una grande stanchezza vista la percorrenza appena completata. Tuttavia, per tornare a casa, il ruotino era da montare (ovviamente sgonfio perché mai usato, ma un margaro gentile è stato pronto con il compressore). Così mi sono messo obbligatoriamente al lavoro, al freddo e al buio di quelle montagne. Non mi era mai successo dopo una percorrenza a piedi.
Retromarcia frettolosa al buio, un masso urtato che mi scoppia la gomma! |
VIDEO LIVE DA YOUTUBE:
PERCORSO GPS DI WIKILOC:
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:
Lunghissime distanze | Percorsi | Gare | Imprese | TRAVEL TRAIL | Pubblicazioni | link utili | Strategia d'allenamento |
Libro UltraTrail | Forum | Affiliazione
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