lunedì 22 agosto 2022

I miei Finisher alla 100miglia del Monviso 2022

 

Pietro Caramia


Francesco Demaria

Francesco e Pietro, due atleti che ho seguito quest'anno sono stati capaci di diventare FINISHER alla durissima gara ultratrail 'La cento miglia del Monviso', appena trascorsa. Non è cosa da poco arrivare al traguardo di una competizione costellata di imponenti dislivelli montani nei dintorni del Re di Pietra, dove spesso si toccano i 3000m ed arrivare al fondo dopo ben 160 km a piedi, in tempi brevi! Considerando il caldo, la fatica e sempre l'altissima percentuale di abbandono da parte di molti atleti in competizioni di questo tipo (in questa edizione ben un terzo dei partenti). Per me è stata una bella soddisfazione vedere entrambi gli atleti raggiungere l'obbiettivo e fare l'en plein con due su due! Tutto merito loro e di una volontà incredibile ma anche della tecnica spiegata nel libro 'Ultratrail con ilMonoallenamento', da me ideata...

Veniamo però ai due atleti, visto che grazie ad una costanza assoluta Pietro Caramia e Francesco Demaria sono riusciti a dimostrare una determinazione di ferro e senza paragoni, hanno raggiunto il traguardo passo dopo passo senza badare alla fatica.

Pietro Caramia: Atleta fortissimo, dalla capacità di resistenza non comune classe 1977. Ricordo ancora quando l'anno scorso che si era presentato da me a febbraio 2021 per gareggiare alla 100 miglia nel mese di agosto 2021 con una preparazione 'molto iniziale'. Passo dopo passo l'allenamento era arrivato ad un ottimo punto, grazie ad alcune strategie ed accorgimenti, alcune gare minori scelte per completare la preparazione ed il gioco era fatto. Quell'anno in pochissimi mesi era riuscito ad essere uno dei pochi finisher, contro ogni previsione all'edizione durissima del 2021, per la prima volta! Si perché la storia si ripete e Pietro, ormai ultratrailer esperto, a settembre si è di nuovo presentato da me per informarmi che avrebbe nuovamente partecipato all'edizione della 100miglia del 2022. Una preparazione più graduale questa volta, basata su quella già svolta. E' sotto inteso scrivere che è stato di nuovo un successo per la seconda volta consecutiva riuscendo a concludere la gara con un vantaggio rispetto a quella dell'anno prima di ben 4 ore 30 minuti, piazzandosi 38esimo assoluto con 38 ore e 19 minuti di percorrenza.

Francesco Demaria: Atleta maturo di 65 anni con un passato sportivo lungo tutta la vita. E' arrivato da me a dicembre 2021, dopo un intervento di protesi all'anca risalente a fine settembre dello stesso anno, con l'intenzione di partecipare all'edizione 2022 della '100 miglia del Monviso'. Lì per lì, non ero così convinto che fosse saggio per lui avventurarsi in un'impresa del genere visto il suo trascorso ospedaliero. Tuttavia credo molto nel destino e se un'occasione si presenta allora deve esserci un senso... Così ho accettato di aiutarlo nella preparazione. Lui davvero determinatissimo a seguire tutte le indicazioni, l'uso dei bastoncini prima di tutto e tante altre variabili che ora non cito... Sono trascorsi i mesi in modo molto 'fluido' con allenamenti che progressivamente crescevano chilometricamente sempre usando le direttive del mio metodo, il Monoallenamento settimanale. Raggiunto un certo fondo abbiamo pianificato la partecipazione ad eventi agonistici minori da integrare alla programmazione di allenamento. E' stato sbalorditivo vedere Francesco andare sempre avanti, anche laddove altri atleti più giovani e con l'anca 'sana' si sarebbero fermati, grazie ad una concentrazione ed una determinazione fuori dal comune. Aggiungo che l'allarme più grosso per Francesco in tutto il periodo di preparazione è stato quello dell'inaspettato Covid a 20 giorni dalla gara, poi fortunatamente risolto magnificamente senza impedirgli di affrontare tutti i 160km e diventare finisher con 38 ore e 21 minuti alle 40esima posizione assoluta della classifica. Un vero fenomeno!

I ritiri anche in questa edizione della '100 miglia del Monviso' sono stati molti ma è normale in gare con questa imponenza, tuttavia sono contento che dei due atleti che ho avuto il privilegio di aiutare entrambi siano riusciti in questa bellissima 'impresa' che sicuramente ricorderanno per tutta la vita.

Devo scrivere che mi fa un po' effetto scrivere non più delle mie partecipazioni alle gare ma ora delle persone che aiuto nell'intento, la vita e fatta di fasi e probabilmente questo fa parte di un percorso all'interno di uno schema ben preciso che non ho ancora ben compreso. Anche se non sono per nulla 'andato in pensione' dalla scena ultratrail, continuo a macinare imprese in solitara che mi appassionano molto. Seguo l'istinto e non è detto che un giorno, quando avrò finito la scuola di osteopatia(ormai manca solo più un anno), tornerò all'agonismo ultratrail. A conferma della mia continua attività anticipo in questo articolo che a breve uscirà la terza edizione del mio libro 'Ultratrail con il Monoallenamento', in una veste particolarmente rivolta agli atleti 'overquaranta'.



 

Concludo aggiungendo che la testa è tutto in questo sport, tuttavia non bisogna scordare che il corpo è lo strumento necessario a raggiungere l'obbiettivo e deve essere trattato con cura per poter essere efficiente. E' facile seguire campioni che non si infortunano mai, che qualsiasi errore nel programma di allenamento è 'coperto' da una genetica eccezionale. E' più difficile guidare persone in imprese grandiose con capacità nella norma, dove la finezza di ogni consiglio deve essere assoluta e non fatta di esagerazioni che portano solo ad inutili infortuni ed a una carriera molto breve.

Segue articolo Corriere di Saluzzo 18-08-2022:

http://www.bertinettobartolomeodavide.it/ultratrail/corriere%20100%20miglia%20pietro%20franc.jpg

 

Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:

 




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