Finalmente il gran giorno
dell'avventura Frioland è arrivato di giovedì 24-12-15. La tecnica del Monoallenamento permette ogni tipo di percorrenza... Certo molti
potranno pensare che alla vigilia di Natale ci sia di meglio da fare,
come molto spesso succede oggigiorno il lavoro non lascia scampo e
il tempo libero per dedicarsi alla proprie passioni è da cogliere
negli unici momenti liberi. Quindi dopo accurate analisi attraverso
la tecnologia cartografica direttamente dal computer di casa e vari
passaggi sul posto in prima persona, è arrivato il momento di
'mettere insieme il puzzle', preparare lo zainetto da ultratrail con
dentro qualche indumento per il freddo, una minima riserva d'acqua e
cibo, con altre piccole cose... Tutto all'insegna della leggerezza ma
attenzione, senza rinunciare mai all'indispensabile. La montagna non
perdona!
Una notte di relax, anche
se però non è mai facile restare tranquilli sapendo che dalla
mattina dopo si starà fuori tutto il giorno in mezzo ai monti, nella
più completa solitudine.
Alle 7.20 sono partito
dalla Palestra Tempio del Fitness di Revello, quindi nel buio di quel
mattino nuvoloso sono salito per la strada del Campanile, proseguendo
verso la cappella di San Bernardo tra Rifreddo ed Envie. Quindi passo
dopo passo, ormai al chiarore dell'appena passata alba in questo
giorno tra i più corti dell'anno. Alcuni video girati lungo il
tragitto ma senza mai fermare il passo sono arrivato a zona Motetto
in direzione lungo Po della pianura. Risalito a Rocchetta ho
imboccato ancora i boschi per scollinare verso la piana dei Belloni
a Paesana. Qui ho attraversato velocemente il centro abitato
proseguendo da via Crissolo verso Ghisola. Appena imboccata la
frazione ho iniziato la salita che poi non mi avrebbe più lasciato
fino alla meta. Ho anche incontrato un 'compagno di viaggio' a
quattro zampe: un simpatico cagnetto con un occhio marrone e uno
azzurro, già visto nei dintorni di Crissolo alcuni mesi prima. Un
vero giramondo conoscitore di tutti gli angoli della Valle Po, a
quanto pare! Un ultimo tratto asfaltato nella zona di Pian Lavarino
per poi imboccare lo sterrato per tutto il resto del tragitto. Fra un
reticolo di sentieri e borgate abbandonate ho raggiunto la cresta a
Punta Selassa. I 2000m metri sono sempre un 'marcatore di orgoglio',
anche perché il lato destro della nostra valle è caratterizzato da
una sequenza di vette tutte al di sopra di quella quota, per un 'sali
e scendi' tra pascoli deserti con un freddo costantemente sotto
zero. Quel giorno a parte il cane non ho incontrato 'anima viva' lungo
tutta la percorrenza, il che aveva un certo sapore di 'vera natura'.
Sembrava quasi di non essere in Italia ma in un posto sperduto in
chissà quale zona del mondo. I chilometri scorrevano veloci sotto i
miei piedi, anche se con l'avvicinarsi al Frioland l'energia calava
ma a compensare c'era l'apprensione per l'incombenza del buio che
manteneva il passo. Il costone che precede la vetta è davvero
ripido, un netto e stretto spartiacque tra la valle Po, Infernotto e
Pellice. La visuale è assoluta Ormai ero in prossimità del 35esimo
km sull'orlo dei 2700m. Ultimi passi, una prima punta con un pilone,
quindi un secondo dopo ed ecco cima Frioland! Lì ho girato un video
di rito, con qualche foto. Una 'bevuta' con la poca neve che c'era
vista la cronica carenza d'acqua sul percorso e via per la discesa
col tramonto ormai dietro l'angolo...
E' incredibile come
quando arrivato alla vetta desiderata si pensi che sia 'tutto fatto'.
Non era stato così perché era stato raggiunto l'obbiettivo alle 16.03, per un
totale di percorrenza dall'inizio di 8 ore e 43 minuti. Infatti per
ritornare al 'mondo civilizzato' ho impiegato un sacco di tempo a
chiudere i 7km scarsi di discesa che mi separavano dal passaggio in
auto fissato a Borgo di Crissolo. Gli sbagli di strada sono stati
innumerevoli per via del buio. Fortunatamente avevo con me il 'fido
gps' che mi ha guidato sempre, tranne quelle volte, che per la
stanchezza, dimenticavo di monitorare il percorso sullo strumento. In
realtà mi sono reso più volte conto che quel cane che mi
accompagnava da Ghisola conosceva le strade meglio di me nonostante
il buio, così bastava che seguissi lui. Incredibile!
Dopo tutto lo stress
dell'intera avventura e soprattutto per quegli ultimi chilometri di
rientro, sono arrivato alle 18.10 a Borgo per l'ormai desiderato
ritorno in auto. Il tutto si è chiuso con circa 42km di tragitto su
una tempistica di 10 ore e 50 minuti.
E' inoltre presente un
video LIVE girato durante la percorrenza su youtube a questo
indirizzo:
Tutta la preparazione fa
sempre riferimento alla strategia del Monoallenamento riferita al
libro edito da Fusta editore.
Segue articolo su TargatoCn: https://www.targatocn.it/2015/12/28/sommario/saluzzese/leggi-notizia/argomenti/saluzzese/articolo/da-revello-a-piedi-ai-confini-della-valle-po-il-monte-frioland-impresa-natalizia-di-bartolomeo-dav.html
Sezioni principali della pagina web dedicata agli ultratrailers:
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