Sabato 15 giugno 2013 sono finalmente
riuscito a realizzare un sogno che avevo dall'infanzia: riuscire a
raggiungere il mare a piedi in solitaria ed in totale
autosufficienza. L'itinerario per questa avventura, scelto dopo la
visione di numerose alternative, è caduto in fine su Savona come
meta del tragitto. Tale decisione è diventata definitiva per la
presenza di una grande stazione ferroviaria ricca di treni utili per il
ritorno a casa, una volta completato il tutto.
Revello(Palestra Tempio del Fitness) è
come sempre per me il punto di partenza(ore 4.21) per ogni tragitto, quindi in piena notte sono partito con calma verso Saluzzo
attraverso le campagne per evitare il traffico notturno presente
sulle strade principali. Raggiunto Saluzzo(10km) era ormai giorno e
passando in centro sono arrivato all'imbocco della statale per
Savigliano. Qui ormai la mattinata stava prendendo piede per
vacanzieri del weekend e lavoratori, con il traffico che iniziava ad
intensificarsi molto. Fortunatamente la strada che collega Saluzzo a
Savigliano(24km) dispone di ampi frutteti laterali che ho potuto
usare in larga misura per spostarmi. Da qui i chilometri hanno
iniziato a scorrere vista la presenza tra Genola(30km) e
Fossano(35km) di una lunga pista ciclabile che ho potuto usare per
recuperare tempo prezioso. Da Fossano in poi il caldo iniziava ad
essere importante ed il mio abbigliamento di certo non aiutava, visto
l'obbligo per la sicurezza di indossare il giubbotto stradale
catarifrangente.
La continua alternanza tra corsa e
camminata coi bastoncini escogitata per le lunghe percorrenze mi ha
permesso di arrivare senza particolari disagi fino a Trinità(45km).
Da lì la ricerca di una fontana ha iniziato a diventare
un'ossessione, dato che la borraccia per via del caldo afoso si
svuotava molto rapidamente.
Passando per molti piccoli comuni e
frazioni sono arrivato a Mondovì(60km) e chissà perché quando si
raggiunge una grande città prende forma sempre un senso di sicurezza interiore.
Strano 'giocattolo' il cervello! Purtroppo a parte un illusorio
'senso di sicurezza psicologico' al traguardo savonese mancano ancora
oltre il doppio dei chilometri.
Passando da Vicoforte(67km) sono
arrivato dopo 23 km a Ceva(83km) e lì, proprio alle porte della città non sono
mai stato così felice di vedere il meteo peggiorare improvvisamente
per dare luogo ad un forte temporale 'rinfrescante'. Giunto al grande
giardino centrale di Ceva mi sono concesso un'obbligata pausa di 25
minuti dove ho consumato con calma un po' di mele disidratate e 'rifiatato'. In
quel momento devo ammettere che ho avuto un momento di crisi e la
tentazione di tornare a casa in treno è stata forte. Poi però ho
pensato che ormai il caldo era passato ed ero molto oltre la metà del tragitto... Se mi fossi arreso tutta quella fatica
sarebbe stata vana!
Da quel punto in poi sono iniziati i
colli con il susseguirsi di salite lunghe e conseguenti discese.
Ormai il continuo confronto con l'orologio era una lotta per decidere
in momento migliore per fermarmi ancora per indossare la torcia
frontale e sistemare scarpe e calze ormai piene di molte fastidiose
pietruzze. Oltrepassato Montezemolo(95km) la scelta della sosta è
ricaduta su Millesimo(104km) dove la notte era ormai vicina. Nel buio ho oltrepassato velocemente Carcare(112km) e quindi
Altare(117) in una lunga discesa di 22km. Quasi all'improvviso e con
sollievo mi sono ritrovato in mezzo alle luci di Savona(133km) dove
mi sono precipitato seguendo corso Ricci alla stazione, nella
speranza di trovare ancora un treno per il ritorno ma niente. Quindi
in direzione Mare per un'ultima foto sulla spiaggia e l'attesa
in una saletta per il primo treno verso Savigliano alle 5.30 della
domenica mattina. Molti passanti mi osservavano con sospetto come per
domandarsi cosa stessi facendo in quello stato, tutto sporco, male
odorante e zoppicante... Mentre dentro di me ero molto soddisfatto.
Ero davanti al primo cartello del comune di Savona alle 23.16 ed al mare in spiaggia un ora dopo, con un
complessivo di 133km di percorrenza da Revello, in 19 ore 55 minuti.
La mia nutrizione è stata di tre mandorle ogni ora e 5 sorsi d'acqua
ogni ora separatamente, con intervalli di 4-5 ore per pasti più
consistenti(sacchetti di frutta disidratata in genere).
Avventura pianificata all'interno di un
percorso di allenamento finalizzato alla mia prossima partecipazione
all'Ultra Trail du Mont Blanc di 168km.
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai
miei articoli ultratrail e trail: