sabato 1 giugno 2024

Percorrenza a piedi di 72km da Envie ad Alba

 

Arrivo, davanti sede CAI Alba

Oggi, sabato 1 giugno 2024, è stato il giorno in cui ho dato sfogo a questo progetto rimandato per vari motivi da alcune settimane...

In relazione alla Conferenza di quest'autunno sulle lunghissime percorrenze a piedi preparate con la tecnica del Monoallenamento settimanale, ho impostato la sveglia alle 4:30 per partire da Envie alle 5:30 circa, direzione Alba. È una città a cui tengo molto, dato che ho lavorato in quella zona alcuni anni fa (Vezza d'Alba, Canale e Govone). Quindi, per me, Alba è una bellissima città, ma lo sono anche molti comuni circostanti...

Tornando al percorso, sono passato dall'immancabile Saluzzo, percorrendo un tratto di strada principale, dato che il guado era impraticabile a causa del Po in piena. Questo ha fatto perdere molto tempo, anche in termini chilometrici.

Binari abbandonati Saluzzo Savigliano

Poco prima del ponte sul Varaita

Dopo Saluzzo, ero indeciso su quale strada prendere e la scelta mi ha portato a scartare la strada principale di Savigliano, vista la pericolosità, per optare per Lagnasco e quindi per le campagne di quella zona, con strade davvero poco trafficate. Ho utilizzato i binari abbandonati della tratta Saluzzo-Savigliano per oltrepassare il ponte sul torrente Varaita, evitando così la pericolosa strada principale (mi domando se questa via un giorno verrà riqualificata come ciclabile, visto che sarebbe davvero utile; del treno non se ne parla!).

Uno dei tanti rigagnoli con pesci!

 

Mi sono diretto così alla frazione Maresco, dove ho consumato un piccolo spuntino seduto su una panchina di fortuna... Non ho potuto fare a meno di notare una poderosa chiesa ormai abbandonata, con retrostante l'imponente palazzo Tapparelli in Maresco, edificio completamente affrescato con tanto di porticato. Una struttura davvero imponente che, da quel poco che sono riuscito a scorgere, pareva anche essa in uno stato di forte decadenza! Un gran peccato. Spesso mi domando come una vecchia ricchezza, come ce ne sono state tante in passato, possa spegnersi così. Che fine hanno fatto gli eredi di una famiglia anticamente così potente? Perché lasciano andare tutto così selvaggiamente in malora? In Italia, si tratta di una situazione molto diffusa...

Bella Chiesa con Palazzo restrostante in Moresco

Continuo a camminare per raggiungere Savigliano. Devo dire che, passando a zigzag per le stradine di campagna, i chilometri sono aumentati davvero tanto.

Sono arrivato nei pressi della stazione dei treni di Savigliano per continuare verso le campagne anche in questo caso... Qui c'è stato qualche errore di percorso, ma alla fine nulla di irrecuperabile. Avanti per altri chilometri per raggiungere la zona di Marere, luogo in cui poco prima ho avuto la fortuna di imbattermi nella località Mondini. Una Chiesetta restaurata da poco, con adiacente una bella area picnic e rispettivi tavoli con fontana! Un breve pasto con qualcosa che avevo nello zaino e poi ancora alcuni chilometri per raggiungere Marene ed attraversare il suo centro. A Marene si è presentata l'occasione di un buon caffè nel centro, in un bar che era proprio sulla mia strada (il primo l'avevo consumato a Savigliano). Riparto per avventurarmi nel circondario di Cherasco, ma senza passare per questo paese, e mi avvio così su alcune stradine che costeggiano l'autostrada. Ad un certo punto, nei pressi di Roreto, percorro un lunghissimo tratto di strada principale, situazione davvero difficile per raggiungere il mio obiettivo, visto anche l'enorme traffico.


Cappella Mondini con tavoli PIcNic e fontana

Mi fermo nei pressi di Roreto in un bar di un distributore di benzina. Mi chiedo cosa avranno pensato i gestori di quella stazione, perché non credo ci siano molte persone che sfruttino i loro servizi arrivando a piedi! Qui la fame era molto elevata, così mi concedo un cappuccino d'orzo con un cannolo alla Nutella, che ho gustato fino all'ultimo boccone. Tuttavia, la fame non si era placata, ma nelle percorrenze a piedi bisogna stare sempre attenti ad evitare l'abbuffata, visto che se si attiva troppo prepotentemente la digestione, la percorrenza poi potrebbe avere termine precocemente...

Nei tornanti sotto Roreto ho notato una strada sterrata che tagliava i campi, così ho colto l'occasione per un tratto di un paio di chilometri e stare lontano dal traffico. Ancora avanti verso Pollenzo, ma qui non ci sono state alternative e fino a quel comune sono stato in 'lotta' con le automobili che sfreccavano veloci, visto che non sono riuscito a trovare percorsi alternativi nemmeno consultando il GPS. Pollenzo, sabato, era un paese in festa e molte strade risultavano chiuse; tuttavia, sono riuscito a trovare una fontana, perdendo qualche minuto. Anche qui uno sbaglio di strada, ma velocemente recuperato.

Imbocco vecchia Pedaggera Reale

Tnaro maestoso con vista su vecchia Pedaggera Reale

Ho raggiunto la vecchia Pedaggera Reale sul Tanaro, ormai decaduta in virtù del nuovo ponte. Devo dire che il Tanaro è davvero un fiume maestoso, ricco d'acqua come pochi altri!

Fino a Roddì è stata dura, vista l'assenza pressoché costante del bordo strada, che mi ha costretto per svariati chilometri a correre sulla linea, ancora in lotta con l'intensissimo traffico. Anche qui, però, alternative di percorrenza a piedi non ne ho trovate. Pare ci sia una ciclabile che però ho scoperto a fine giornata, ma sarà per un'altra volta...

Caffè di rito in un dei bar incrociati


Arrivato a Roddi, la situazione si è trasformata e ho potuto beneficiare di alcune soluzioni alternative di passaggio grazie ad alcune stradine retrostanti, piene di pescatori, e poi ad un bel marciapiede 'salva vita'. Prima dell'imbocco della ciclabile verso Alba, mi sono concesso l'ultimo spuntino.

La ciclabile nell'ultimo tratto verso Alba è stata ben gradita e molto scorrevole, anche se, vista la stanchezza dei quei oltre 65 km già percorsi, il mio passo era veramente incerto! Avanti per arrivare nei pressi del centro urbano, con i primi condomini e supermercati in bella vista. Avanti verso il pieno centro e qui, come già in altre occasioni nelle mie percorrenze urbane, il finale fatto di molti scalini di bordo marciapiede presenti, diventa davvero duro ogni volta fare il gesto per imboccare il nuovo marciapiede. Arrivato nella maestosa piazza centrale, adiacente alla nuova sede del CAI Alba, ho scattato la classica foto di rito e poi mi sono riposato un po' prima del caffè finale. Quindi l'attesa per il passaggio in auto per il ritorno verso Envie.

Percorso GPS su WIkiLOc:

https://it.wikiloc.com/wikiloc/user.do?id=8962148


È stata una bella avventura con un pizzico di esplorazione, visti i molti luoghi sconosciuti che ho potuto incontrare. Sono da sempre appassionato di vecchie Chiese e più sono sperdute e più mi piacciono; in questo tragitto ne ho viste molte e certamente ci tornerò per esaminarne meglio i dettagli. Diciamo che le percorrenze a piedi non sono solo un'occasione sportiva ma anche decisamente di scoperta culturale.

Mappa percorso

 

In questi 72 km tra vari paesi del cuneese, conclusi in 12 ore e 17 minuti con un misto di camminata e corsa, è stata un'occasione di forte approccio meditativo (come sempre del resto) ma anche di relax, coadiuvato da un poderoso impegno fisico come solo una lunghissima percorrenza può comportare. Anche spuntini, foto, video...

Ribadisco l'efficacia della tecnica del Monoallenamento Settimanale nei confronti delle lunghe escursioni, presente sulla pagine web ufficiale: http://www.bertinettobartolomeodavide.it/ultratrail/

 

VIDEO LIVE DELLA PERCORRENZA:


  

Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:

 

 

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