Il Colle di Sampeyre, una bella meta che si colloca sul margine estremo della Valle Varaita alla quota di quasi 2300m dove di tanto in tanto vado a passare una nottata col telescopio per astrofotografia... Ricordo che una notte di tanti anni fa avevo conosciuto proprio qui l'astrofilo Enrico Collo. Ma veniamo al giro. Questo 28 maggio 2022 avevo piacere di arrivare cosi lontano da casa a piedi ma come fare, dato che sono mesi che non riesco più a trovare il tempo per una lunga percorrenza a piedi? Quindi il mio allenamento è pari a zero oggi come oggi! Ad un certo punto mi è però venuto in mente il testo di un vecchio articolo che avevo scritto per la rivista SpiritoTrail e così eccomi pronto a mettere in pratica quelle teorie che avevano già funzionato più e più volte in altre occasioni... Qui segue il testo dell'articolo 'Per essere sempre pronti'.
Parto dai pressi di pian Muné poco dopo le sei del mattino dopo aver passato la notte in baita. Sgambetto fino al rifugio Bertorello e nonostante l'ora vedo già molti mezzi a motore parcheggiati lì, così riempio la borraccia per sicurezza. Proseguo ed attraverso il vallone per arrivare a Pian Pilun(quota 1500m). Senza pause proseguo in direzione Col del Prete, che raggiungo abbastanza agevolmente per svolgere un breve video senza dire una parola. Scendo verso Becetto e anche se qui avevo in mente di fermarmi per un piccolo spuntino, ho pensato invece si dirigermi direttamente a Sampeyre per la consueta pausa Bar con Cappuccino e Croissant, è più forte di me! La mia dipendenza dal caffè inizia nel 2013 a causa delle macchinette del caffè presenti in un istituto scolastico dove lavoravo(Racconigi) e nelle ore buche sempre pausa lì con colleghi per un caffè, da allora non mi sono più liberato di questo vizio, pazienza ci convivo ma giuro che prima non avevo quasi mai bevuto il caffè! Come mi piace.
Da Sampeyre, qualche messaggio whatsapp e poi imbocco quel sentiero visto per la prima volta sulla cartina GPS del mio computer e così subito trasportato sul vecchio Garmin 305. Una via mai praticata prima dato che tutte le altre volte in auto avevo seguito sempre la solita strada asfaltata... Questo piccolo sentierino credo sia stato per lungo tempo l'unica via di accesso verso il colle dato che sul suo percorso ho individuato due borgate, di cui una completamente abbandonata e l'altra invece perfettamente restaurata.
Salgo ancora e i metri di quota si accumulano velocemente da Sampeyre con i suoi 930m per arrivare a 2284m del colle. Lassù trovo gente e intravvedo lo stradone, al quale ad un certo punto mi ricongiungo per gli ultimi 100 metri. Arrivato al piazzale in poco più di sei ore con circa 25km di percorrenza, fatico a fare la foto dato che è presente molta gente tra cui alcuni che parcheggiano la loro bicicletta elettrica proprio a ridosso del Monumento! Approfitto per mangiare qualcosa e fare foto alla visuale. In particolare fotografo di lato il Monviso, angolazione insolita per noi abitanti della Valle Po. Intravvedo anche giù in basso molto piccolo il bacino di Chianale. A questo punto sono già passati 10 minuti e ritento con la fotografia ma ancora niente. Mentre aspetto, un ciclista mi riconosce e facciamo qualche parola con mio estremo piacere! Dopo un po' proprio quei signori delle biciclette appoggiate alla 'scritta Colle di Sampeyre' mi chiedono se voglio una foto e accetto.
Scendo velocemente e ripercorro la strada al contrario, oltrepasso le borgate e alcuni mi vedono nuovamente passare così scambio alcune parole sul mio tragitto. Noto nella discesa che le gambe cominciano ad 'indurirsi', cosa che non percepivo poco prima nella fase di salita. Sono chiaramente i primi segnali della mia ormai protratta mancanza di allenamento degli ultimi mesi. Troppi impegni, uff!
Non mollo e raggiungo Sampeyre per una nuova brevissima pausa caffè(brutto vizio!) e quindi imbocco la strada per Becetto. Inizia a cambiare il meteo con qualche ora di anticipo rispetto alle previsioni dato che sono solo se 15.00 e si sentono già fortissimi tuoni con qualche debole goccia che cade tra gli alberi. Nulla di allarmate però dato che non 'riesce' a piovere. A Becetto piccola pausa cibo e riempio la borraccia. Tutto sommato sono ancora fresco anche se il passo non è più così agile. La salita è di nuovo imponente anche se non più come la precedente verso il Colle di Sampeyre. Molti chilometri di sentiero e in lontananza rivedo le mucche al pascolo che erano già lì il mattino. Nel giro di poco sono di nuovo al Colle del Prete con i suoi 1700m. Proseguo e raggiungo Pian Pilun(1500m) dove mangio ancora e da lì mi addentro nella pineta oltrepasso il vallone per arrivare al rifugio Bertorello per riempire la boraccia. Scambio due parole con Franca, la proprietaria del rifugio che conosco fin dai tempi della Palestra. Manca poco ormai al traguardo in Baita con 13 ore e 13 minuti di percorrenza per una distanza di 54km e un dislivello positivo di 3329m. Diciamo che per essere senza allenamento è stata un'avventura 'venuta bene' che solo la tecnica del Monoallenamento rende possibile, anche in una situazione di allenamento infrequente, a patto però di avere una base consolidata nelle lunghissime percorrenze a piedi negli anni precedenti!
SEGUE VIDEO YOUTUBE DELL'AVVENTURA A PIEDI: