martedì 28 marzo 2017

Uscita di 35km prima della Maremontana di 46km

Ho voluto fare questa uscita, che inizia ad essere chilometricamente ragguardevole con i suoi 35km, in vista della ultratrail Maremontana di Loano sulla lunghezza di 46km. Certo, se si pensa alle distanze ben più impegantive tipiche dell'ultratrail 35km sono proprio solo un antipasto! Tutto però deve essere visto coi giusti paragoni, dato che ho iniziato le uscite a fine gennaio in questo 2017 e spesso il meteo ha fatto i capricci... Per cui il mio livello ad ora è del chilometraggio qui descritto, con incrementi graduali su tale distanza. Per qualche strana vicissitudine del destino, a pennello mi è capitata sott'occhio la pubblicità su facebook per questa bella iniziativa ultratrail ligure che sembra fatta apposta per me! Bisogna scrivere che la Maremontana è ben più lunga con i suoi 63km, però non bisogna avere 'gli occhi più grossi della testa' quindi secondo me è stato più saggio optare per una distanza intermedia rastando comunque sul livello ultratrail.
In questi 35km di allenamento attorno e in cima al Monte Bracco ho voluto risperimentare una vecchia tecnica legata al consumo di grassi prima e durante la percorrenza. Ho scelto l'olio/burro di cocco per via dei lipidi a catena corta che contiene. Devo scrivere che ha funzionato davvero alla grande mel momento prima di partire e per le tre ore successive. Fatto però il primo spuntino a circa 18 km ho notato nei minuti seguenti una calo della prestazione. Quindi di nuovo uno spuntino alla quinta ora di soli grassi e ho notato un nuovo poderoso calo! Non so spiegare esattamente il motivo. Però ho ipotizzato che il nostro organismo nella lunga resistenza si basa sul un metabolismo quasi completamente aerobico incentrato quindi sull'ossidazione dei grassi. Probabilmente io fornendo i grassi dall'esterno sono andato a bloccare la naturale lipolisi energetica endogena e quindi si è creato una sorta di 'corto circuito energetico'. Infatti se alla partenza i grassi circolanti sono pochi e la performance può avere un grosso beneficiofornendoli col cibo, come ho sperimento. Durante la prestazione tale meccanismo è già in atto spontaneamente, con riserve enormi stoccate all'interno del corpo di chiunque... Pertanto forse durante l'attività è più ideoneo il consumo di zuccheri che nonostante l'azione aerobica sia basata su altre fonti il consumo, lo zucchero rimane fondamentale in azzioni di accelerazione sparse nelle ore di tragitto... E' un discorso a mia avviso complicato che merita altra sperimentazione.
La conclusione dell'allenamento è stata un ora più lunga del solita, arrivando al traguardo intorno alle 6 ore e 30 minuti. Mentre di solito il tempo di chiusura variava tra le 5 e le 5 ore e 30 minuti. Una bella differenza che forze è anche dovuto al fatto della prima volta per tale distanza dopo molti molti mesi! Oppure i grassi durante lo sforzo hanno penalizzato tutto quanto?! 

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