Partendo dalla Cromagnon, che già di per se è stata un allenamento, si sono susseguite varie sessioni di monoallenamento settimanale da quella gara ad oggi. Infatti con una settimana di stacco dalla CRO sono partito con 25km, poi la settimana dopo con 35 e ancora con 43. Ovviamente tutte rigorosamente in montagna con ampi dislivelli. Il Re però degli allenamenti è stato quello di questa mattina attorno al Monviso come ogni anno.
Una levataccia alle 3 del
mattino e quindi in auto per raggiungere il Pian del Re nella notte.
Quindi partenza alle 4.30 esatte. Solo due persone davanti a me in
lontananza con la loro torcia frontale, raggiunte in poco tempo. Qui
per un'oretta sono stato solo fino al Rifugio Quintino Sella, dove ho
trovato molti Francesi e nessun Italiano, come per altro su tutto
l'itinerario... Proseguendo al passo Gallarino è poi iniziata una
lunghissima discesa attraverso la pineta, verso la Valle Varaita. Le
gambe erano fresche è non ho faticato più di tanto. Quindi
attraverso molti pascoli e baite diroccate sono risalito al Rifugio
Vallanta in 4 ore nette dal momento della partenza. Una breve pausa
per svuotare le scarpe dalle pietre, mettere qualcosa in bocca e bere
qualche sorso d'acqua. Poi ancora via! Una lunga salita vicino a
3000m, per superare il confine Francese su una macchia di neve dove
altri camminatori erano incolonnati muovendosi con cautela. Mi sono
lanciato così al sorpasso appena ho potuto, stando attento a non
scivolare! Da lì giù in discesa in direzione Rifugio Monvisò
raggiunto di 5 ore e 30 minuti, senza alcuna sosta. Il tratto delle
Traversette è sempre molto impegnativo perché a quel punto i km
nelle gambe sono già molti. La parte più coinvolgente è stata
quella finale di questa parte del tragitto dato che ho scelto di
svolgerla interamente su una lingua di neve in direzione verticale,
che negli anni passati nella medesima stagione non ho mai trovato.
Raggiunta la cresta a 3000m ho pensato di controllare a vista se il
Buco di Viso fosse accessibile ma non trovandolo ho capito che era
chiaramente coperto dalla neve. Impossibile non notare la barriera
meteo che si crea sul nostro muraglione alpino, con cielo sereno
in Francia e completamente nuvoloso in Valle Po! L'orologio indicava
6 ore e 20 minuti per iniziare la discesa verso il Pian del Re.
Tratto sempre molto gradito perché ormai tutto è fatto. Così
attraverso alcune macchie di neve, sentieri con ripida discesa e
molti tornanti sono tornato al punto di partenza concludendo
l'allenamento in 7 ore e 26 minuti. Tutto è stato molto tranquillo
senza mai sentire la stanchezza, a parte la lunga salita delle
Traversette. Ho avuto il tempo di fermarmi qualche minuto un paio di
volte, fare alcune delle foto presenti in questa pagina e chiudere con un
risultato abbastanza buono per le mie possibilità.
Tutto è stato però finalizzato in queste settimane per una prossima avventura in solitaria, della quale rivelerò la natura solo quando sarà completata, sempre se riuscirò nell'intento!
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