domenica 31 gennaio 2021

Prima uscita decente dopo il Coronavirus

 

Primo allenamento decente dopo la guarigione dal Covid.
Non so bene se parlare di guarigione o meno, dato che non mi sono sentito così malato. Sono stato per lo più asintomatico a parte un fortissimo mal di testa nella seconda parte della giornata per i primi tre giorni dal tampone, poi per un'altra settimana una grande stanchezza generale. Niente febbre o altro. Il tampone è arrivato 'per caso' prima di Natale, dato che una persona con cui ho avuto un contatto indiretto era risultata positiva, se così non fosse stato probabilmente avrei pensato di avere un comune mal di testa e basta. Forse sono stato fortunato, non so. Ho comunque cercato di tenermi attivo tutto il tempo tra lavoretti casalinghi, alcuni progetti al computer per scuola e gli immancabili studi osteopatici. Più altre cose mie... Tutto a ritmo lento però, non riuscivo ad essere reattivo. Allenamenti per tutta la quarantena zero.
Ma veniamo all'uscita dopo questa premessa sulla situazione.

Pausa cibo Cappella Madonna d'Oriente

La tecnica del Monoallenamento non si smentisce e conferma ancora una volta la sua efficacia anche dopo pause prolungate riguardo alle lunghe percorrenze in soluzione 'infrequente'.
E' da questa estate che non intraprendo lunghe percorrenze e l'ultima attività consistente è stata la soluzione ibrida bici/ultratrail attorno il Monviso partendo da Envie... Poi un vuoto fatto di alcuni sporadici allenamenti, tutti incasellati nel lockdown dal mese di ottobre e oggi siamo a fine gennaio 2021!
Ho volutamente pianificato questa uscita a piedi per sperimentare la situazione e i residui fisici del Coronavirus sullla mia persona, il livello che resta di stanchezza da quando sono stato dichiarato guarito dall'ASL, ovvero il 14 gennaio. Credo che questa esperienza possa essere utile anche ad altri sportivi, che hanno manifestato sintomi lievi nei riguardi del virus.
Sono uscito di casa alle 7.21 sabato 30 gennaio, da Envie e da lì ho iniziato a sgambettare verso San Bernardo passando da Sant'Antonio. Volutamente a passo lento visto l'allenamento ormai inesistente. A parte se vogliamo le sedute di Matevo(r) con i pesi riprese da due settimane a livelli minimi.
Giunto a San Bernardo in 52 minuti, circa 10 in più rispetto al solito ma non avrei potuto fare di meglio anche volendo. Quindi tutta la mezza montagna sopra Rifreddo dove ho incontrato un vecchio amico con cui ho fatto due chiacchere(Ciao Romano!), direzione meire Motetto e poi Miravidi dove sono sceso verso il lungo Po tra Sanfront e Rocchetta. Di nuovo salita verso Madonna d'Oriente con molta neve a terra e ghiaccio scivolosissimo sulla strada. Sono arrivato alla Cappella in 3 ore e 07 minuti. Pausa cibo sotto il porticato, faceva moto freddo, infatti quel vallone è poco esposto al sole. Le gambe fresche, forse ne ho percepita una più stanca dell'altra ma è stata una sensazione, anche se è possibile che nella vita sedentaria un arto possa diventare deficitario per svariate ragioni durante la perpetua routine giornaliera e quindi nell'allenamento emergano queste piccole differenze. Non saprei.
Dopo la pausa molta neve lungo il costone della collina per la risalita a Pian Muné passando per Borgata Borghini. Più sopra la neve era maggiore prima di raggiungere lo stradone. Ultimi chilometri di percorrenza ed eccomi prima a Prato Guglielmo(San Lorenzo) e poi alla curva 'Dei Droe' quindi alla mia Borgata dove faccio l'ultima ripida salita di poche centinaia di metri in mezzo ad un metro di neve per arrivare finalmente alla baita. Foto di rito ed il giro è finito alle 12.01 circa.
La velocità media è stata scarsa, sotto i 5 km/h. Ci sono stati svariati tratti dove sono riuscito a tenere un discreto passo di corsa ma poi nei momenti di ghiaccio e neve la velocità è inevitabilmente crollata. Bisogna anche aggiungere che da Envie(300m) a Pian Munè(1250m) è praticamente una salita unica e senza allenamento si sente, escludendo la discesa del Miravidi per raggiungere il Po.

Arrivo in Baita

Nessun problema particolare e oggi che scrivo non mi sento stanco a 24 ore dal giro. Sono qui in baita tranquillo con legna da sistemare, giochi sulla neve con le bimbe e a questo punto penso di aver recuperato bene. Non mi sento stanco a conti fatti e forse la malattia è 'risolta' assieme a tutti i sui postumi. Vedremo a lungo termine. Pertanto col proseguire della bella stagione cercherò di far crescere le distanze man mano, sperando senza altri intoppi, cercando di ripristinare la condizione fisica ottimale.

Durata della percorrenza 4 ore e 40 minuti pause comprese su una distanza di 20,8km per un discreto dislivello.

Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:

Strategia d'allenamento | Libro UltraTrail | Forum | Affiliazione

 

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