La Liguria, non so bene
il perché, mi entusiasma da anni. Forse perché da bambino ho
passato molti anni in vacanza lì... In ogni caso percorrere a piedi,
in soluzione unica, gran parte del litorale è una cosa che ritornava
nei miei pensieri molte volte da quando sono diventato ultratrailer.
Pieno di buoni propositi
ho organizzato tutto e venerdì notte sono partito con l'auto verso
la stazione di Savona per prendere l'ultimo treno delle 22.34 verso
Ventimiglia. Ero un po' preoccupato perché sui colli in auto vedevo
già il parabrezza con gocce d'acqua, poi a Savona un forte vento.
Non erano esattamente le condizioni migliori per iniziare. Non ci ho
voluto dare peso!
Arrivato a Ventimiglia a
mezzanotte, alle ore 00.05 di sabato 6-10-18 sono sono partito a
piedi verso il mare. Quindi da lì la lunga passeggiata di
Ventimiglia che poi è diventata ciclabile fino a Bordighera.
Dopo Bordighera verso
Ospedaletti solo un piccolo marciapiede sul bordo strada ma comunque
confortevole per la percorrenza in sicurezza dalle automobili.
Ventimiglia - Savona 113km |
Non c'era nessuno in giro
mano a mano che avanzavano le ore tarde, solo qualche ubriaco a piedi
che forse festeggiava con amici(Bè era la notte tra venerdì e
sabato quindi la mondanità era viva) e poche macchine di tanto in
tanto. Sembrava quasi di essere in alta quota ad un certo punto,
tanto che c'era silenzio nonostante la zona decisamente urbana!
Faceva davvero effetto!
Viaggio in treno verso Ventimiglia per iniziare a 'sgambettare' |
Da Sanremo in poi ho
avuto una trentina di chilometri di pace assoluta dalle automobili
data la presenza della famosa ciclabile che sostituisce la vecchia
ferrovia.
A San Lorenzo ho avuto
qualche problema vista la strada stretta e il termine della
ciclabile. Erano circa le cinque del mattino è ho provato in vari
modi a continuare la percorrenza cercando passaggi sicuri ma non ne
ho trovati, quindi ho optato per tornare indietro di qualche
centinaio di metri e coricarmi in un posto 'comodo' sulla spiaggia a
due metri dal mare. In quel momento ho sentito il sapore
dell'avventura nonostante il disagio dell'interruzione momentanea
della percorrenza. Fermo dalla corsa faceva freddo, così ho
indossato Pile e Keeway, un berretto e poi lo zaino è diventato un
cuscino, così i miei occhi si sono chiusi per circa un'ora. Fino
alle 7.00. Ho atteso le prime luci del giorno ed era un'ottima
occasione per approfittare del riposo per riprendere forza. Quel poco
tempo mi ha rigenerato un pochino.
Tunnel ciclabile |
Con il chiarore ho potuto
affrontare quei pochi chilometri che mi separavano da Imperia,
permettendo così alle automobili di vedermi dato il tratto di strada
veramente stretto ed evitare così di farmi investire. A questo punto per
molto altro tempo non ho incontrato intoppi di sorta vista la
presenza di marciapiedi, l'incompiuta verso Diano e poi Cervo. Un
tratto scoperto fino ad Andora e poi di nuovo una bella alternanza di
marciapiedi, passeggiate sul lungo mare. Sempre con l'aiuto del
giorno. Il meteo tra Arma di Taggia e Cervo è stato piovoso ad
intermittenza per migliorare in modo costante fino all'arrivo a
Savona.
Ho trovato monotono il
tratto tra Albenga e Ceriale, fatto di puro stradone molto dritto e
per nulla variato, con un gran traffico. Sembrava di essere in
autostrada! Fortunatamente in quel punto la strada era larga e
presentava un bordo decisamente ampio per i pedoni.
Sono stato nel giorno
fino a Varigotti grosso modo ma poi il buio è di nuovo arrivato e la
strada che precedeva Noli era veramente scura e pericolosa per il
passaggio a piedi. In questo punto non potevo permettermi di
aspettare il prossimo chiaro dato che avrebbe significato fermarsi
per la notte intera! Così ho proseguito orientando la luce frontale
posteriormente al capo e mettendola in 'modalità rossa'. Faceva
impressione dato che la linea di bordo strada coincideva esattamente
con la strada e non c'era praticamente margine per il passaggio a
piedi, inoltre guardando sotto vedevo il mare a strapiombo a qualche
decina di metri più in basso. Una condizione molto preoccupante a
dir poco. Fortunatamente lo stratagemma della pila posta sulla nuca
funzionava e le auto mi vedevano facilmente. Avevo anche il
giubbottino catarifrangente e uno zaino molto riflettente, cose
indispensabili per affrontare problemi di questo genere.
Un tratto su strada senza marciapiede |
Dopo Noli è stato tutto
un marciapiede ampio, passando per Vado e quindi la città di Savona.
In lontananza un tratto della lunghissima costa già percorsa, al tramonto |
Alle 20.54 ero all'auto
nei pressi della stazione ferroviaria. Per l'intera percorrenza ho
usato la strategia di 15 minuti di corsa e 15 di camminata veloce con
bastoncini. L'ho ritenuta una soluzione sostenibile per tutta la
percorrenza, anche quando verso la fine le energie erano ormai al
minimo.
Dopo quei 113km costieri
la soddisfazione di essere arrivato, di aver raggiunto l'obbiettivo,
è stata enorme e poi di vedere la macchina finalmente lì a
disposizione è stato come vedere qualcosa di paradisiaco. Il tempo
complessivo si è chiuso in 20 ore e 49 minuti.
Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai
miei articoli ultratrail e trail: