In questi 35km di allenamento attorno e in cima al Monte Bracco ho voluto risperimentare una vecchia tecnica legata al consumo di grassi prima e durante la percorrenza. Ho scelto l'olio/burro di cocco per via dei lipidi a catena corta che contiene. Devo scrivere che ha funzionato davvero alla grande mel momento prima di partire e per le tre ore successive. Fatto però il primo spuntino a circa 18 km ho notato nei minuti seguenti una calo della prestazione. Quindi di nuovo uno spuntino alla quinta ora di soli grassi e ho notato un nuovo poderoso calo! Non so spiegare esattamente il motivo. Però ho ipotizzato che il nostro organismo nella lunga resistenza si basa sul un metabolismo quasi completamente aerobico incentrato quindi sull'ossidazione dei grassi. Probabilmente io fornendo i grassi dall'esterno sono andato a bloccare la naturale lipolisi energetica endogena e quindi si è creato una sorta di 'corto circuito energetico'. Infatti se alla partenza i grassi circolanti sono pochi e la performance può avere un grosso beneficiofornendoli col cibo, come ho sperimento. Durante la prestazione tale meccanismo è già in atto spontaneamente, con riserve enormi stoccate all'interno del corpo di chiunque... Pertanto forse durante l'attività è più ideoneo il consumo di zuccheri che nonostante l'azione aerobica sia basata su altre fonti il consumo, lo zucchero rimane fondamentale in azzioni di accelerazione sparse nelle ore di tragitto... E' un discorso a mia avviso complicato che merita altra sperimentazione.
La conclusione dell'allenamento è stata un ora più lunga del solita, arrivando al traguardo intorno alle 6 ore e 30 minuti. Mentre di solito il tempo di chiusura variava tra le 5 e le 5 ore e 30 minuti. Una bella differenza che forze è anche dovuto al fatto della prima volta per tale distanza dopo molti molti mesi! Oppure i grassi durante lo sforzo hanno penalizzato tutto quanto?!
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