giovedì 25 aprile 2024

Percorrenza verso il Cimitero di Staffarda e ritorno... Prossimi progetti sul Travel Trail

 


 Era un po' che non mi recavo a piedi a Staffarda. Partendo da casa mia, è un'esperienza stupenda, poiché si passa in aperta campagna con solo pochi cascinali in lontananza... Sembra di essere in un altro tempo in questa zona ed è stupendo! Inoltre, avvicinandosi a Staffarda, si nota la vecchia palude dalle tracce ancora evidenti oggi, per come doveva essere una volta.

Giunto al piccolo cimitero, non posso evitare di leggere ogni scritta e osservarlo bene dall'esterno. Sembra uno di quei luoghi tipici dei film horror, con tanto di campi che lo circondano, per fornire un senso ancor più tenebroso al passante. Non oso immaginare quanto debba essere suggestivo questo luogo nelle giornate buie di nebbia, verso sera o al primo mattino... È senz'altro una bellezza unica che lo rende un luogo unico nel suo genere, almeno dalle nostre parti.

 


Visitandone l'interno, tutto appare abbastanza ben curato, con ancora un lavandino funzionante e l'impianto elettrico. Non ci sono più molte tombe e quelle poche sono decisamente vecchie, molte delle quali risalenti a defunti nati nel 1800! Mi piace osservare le foto di queste persone; probabilmente nessuno dei viventi ha un ricordo concreto di loro, ma forse solo qualche parola narrata da anziani parenti che ne hanno tramandato alcuni aneddoti.

Dopo pochi minuti, proseguo e oltrepasso lo stradone per dirigermi verso il fiume Po, un'altra tappa che ho in mente da qualche giorno.

In realtà, per oggi 25 aprile, avevo in mente un itinerario decisamente diverso, poiché volevo raggiungere la sede del CAI di Alba, dove in autunno terrò una conferenza sulle lunghe percorrenze a piedi. Purtroppo, nonostante la sveglia alle 5:00 anche oggi, non sono riuscito a sbrigarmi per tempo, poiché ero indaffarato con alcuni arretrati per il mio lavoro di professore scolastico. Quindi sarà per un'altra volta...!


 Mentre cammino e osservo i trattori lavorare i campi a poche centinaia di metri da me, inizio a pensare ad alcuni prossimi sviluppi che vorrei apportare alle mie uscite a piedi. Infatti, ho sempre il tarlo di tentare dei travel trail in giro per il mondo, in luoghi freddi e sperduti del nord e del sud del globo. Quindi credo che il primo posto in cui mi cimenterò sarà la Norvegia, poi

l'Islanda, la Groenlandia, l'Alaska, il Canada, la Nuova Zelanda e, infine, addentrarmi nelle aree antartiche (su queste sto leggendo un bel libro che mi è capitato per le mani). Inoltre, mi piacerebbe unire la mia passione per l'archeo-astronomia delle civiltà misteriosamente scomparse ed antichissime, con i miei giri a piedi (in questo caso diventerebbero esplorativi). Ma non mi dilungo su progetti che, allo stato attuale, sono solo nella fase di 'idea'. Tuttavia, se quest'anno riuscirò effettivamente a laurearmi a novembre e quindi ad addentrarmi a pieno titolo nel mondo dell'osteopatia, potrei davvero ricavare le risorse, sia di tempo che economiche, per questa prossima nuova fase delle mie lunghe percorrenze a piedi, partendo dai 50 anni di età! Vedremo?!

 

Tornando all'argomento e raggiunta la riva del fiume Po, lo osservo con calma, poiché il suo scorrere mi rilassa davvero tanto, con tutte quelle increspature che iniziano e poco dopo scompaiono. Ne approfitto per mangiare qualcosa e quindi torno indietro. I trattori stanno percorrendo la strada e quindi li supero grazie al loro ritmo lentissimo. Ripeto il percorso al contrario, ma apporto una lieve differenza all'altezza del depuratore di Envie (un altro crocevia di svariate avventure per me). Così, imbocco la ciclabile che si dirige direttamente a casa mia. È stata una bella avventura di circa tre ore e mezza per una distanza approssimativa di poco più di 21 km, praticamente tutto in pianura, con la compagnia di un sole decisamente gradevole.


 

Segue il dettaglio dei link di riferimento riguardo ai miei articoli ultratrail e trail:

 

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