Sono passati alcuni giorni dal termine del Tour del Monviso Trail e finalmente riesco a ritagliare qualche momento per scrivere qualche impressione...
E' incredibile come un identico
percorso possa cambiare in termini di velocità in un ambiente di
gara. Infatti l'ultima volta che avevo completato il giro del Monviso
in allenamento avevo chiuso da Pian del Re a Pian del Re in 8 ore e06 minuti, mentre sono riuscito a chiudere la gara partendo da
Crissolo con arrivo a Crissolo in 7 ore e 46 minuti. Risconto che
indica un netto miglioramento della performance con un tempo minore
in un chilometraggio maggiore! Sicuramente l'effetto gara si fa
sentire e travolge!!!
Questa edizione è stata quella di punta sotto il punto di vista del numero di iscrizioni per via della novità sul giro completo attorno al Re di pietra, coinvolgendo anche il versante francese...
Questa edizione è stata quella di punta sotto il punto di vista del numero di iscrizioni per via della novità sul giro completo attorno al Re di pietra, coinvolgendo anche il versante francese...
Un bell'ambiente insieme a molti amici
e visi conosciuti, con altri più famosi e forti con il podio
garantito...
Nelle due passate edizioni avevo sempre
rimandato la partecipazione per via dell'incombenza di altre gare
sovrapposte o per scarso allenamento dato che ad agosto sono via tutto
il mese per ferie e di sport proprio non se ne parla. Dopo undici
mesi di attività intensiva per via della palestra.
Grazie a Francesco Allemano per questo video
Quest'anno ho voluto prendere parte al
Tour del Monviso Trail con i suoi 41,8km, distanza non eccessiva per un
ultratrailer ma complessa dal punto di vista del sentiero tecnico e
dal imponente dislivello. Così con un'iscrizione in extremis, un
solo allenamento di 61km nel mese di agosto, ho preso la palla al
balzo è ho fatto questa gara praticamente tutta con la 'testa' e non
con il fisico perché sentivo che quello proprio non c'era. Diciamo
che come ho scritto in altre occasioni, il Monoallenamento prepara
moltissimo dal punto di vista mentale e anche se non sono più
riuscito a svolgere regolarmente un'uscita settimanale la base
fornita dal metodo è presente quindi la gara è stata conclusa con
soddisfazione avvicinandomi al primo terzo della classica tra i
partenti...
Il percorso, nonostante un normale collo
di bottiglia all'inizio dei sentieri uscendo da Crissolo, è risultato
scorrevole. Solo il punto critico dopo la pineta, nella zona di San
Chiaffredo è risultata davvero dura, costringendomi a
un'obbligata pausa di recupero lunga qualche minuto. Dopo poi, fino al Quintino Sella è stato tutto un agile recupero, giu per la
discesa continuando i sorpassi via via, riprendendo così le
posizioni perse in quella dura ultima salita precedente... Dopotutto
non è una novità per me; la salita è da sepre 'una croce' visto il
mio peso di 80kg per 178cm e in questa occasione era da aggiungere un
allenamento davvero precario. In quei tratti ripidi metto sempre in
conto di perdere posizione per recuperarle in discesa. La discesa è
da sempre per me un punto di gran velocità. Il problema che si
presenta sovente in gare corte è quello di non riuscire a recuperate
tutte le posizioni perse durante la salita perché i chilometri
arrivano presto al termine lasciando poco spazio alla ripresa...
Anche questo è però un fattore nella strategia ultratrail da
mettere in conto. Le mie preferite sono le gare intorno ai 100km, che
quest'anno purtroppo sono mancate. Non a caso nel 2015 il miglior
piazzamento l'ho fatto alla Monte Soglio Trail, gara con il
chilometraggio maggiore tra le 4 scelte.
Ora sono in una fase di valutazione per
imbattermi o meno in alcune imprese in solitaria a cui è da un po'
che penso. L'altro piatto della bilancia però mi dice di 'staccare
la spina' del tutto per qualche mese in modo da non intaccare la
motivazione, rafforzandola.
Alla prossima avventura!
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Grazie a Luciano Bonasea per le foto
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